La tecnologia è al centro della nuova economia. Oggi, infatti, stiamo assistendo ad una vera rivoluzione del mondo del lavoro e di quello dell’economia, dettato innanzitutto dalle nuove tecnologie. Non a caso negli ultimi anni ci siamo abituati a sentir parlare di new economy, ossia della totalità dei fenomeni economici che sono stati messi in atto in seguito allo sviluppo delle tecnologie e delle comunicazioni, che hanno portato alla diffusione di contenuti digitali e di prodotti informatici.

È stato proprio l’avvento di tali innovazioni tecnologiche che ha dato origine ad una bolla speculativa, capace di conferire ampio dinamismo ai mercati finanziari nel passaggio al nuovo millennio. Dagli Stati Uniti il processo si allargò a tutti gli altri Paesi industrializzati del mondo, determinando l’affermarsi di un mercato ampio caratterizzato da ritmi di crescita sostenuti. Ecco una guida con i principali fattori della New Economy.

Con l’avvento della New Economy, le imprese subirono mutamenti radicali che misero in discussione tutto il complesso degli elementi che le caratterizza. In particolare molti cambiamenti furono registrati nella forza lavoro, nella velocità dei tempi di produzione e nel modo in cui le informazioni vennero comunicate all’interno dell’impresa stessa.

Le imprese furono chiamate ad investire maggiormente nella ricerca, nell’informazione e nel marketing, a cercare delle collaborazioni fra i vari settori per costruire strutture di riferimento più flessibili, capaci di adattarsi in tempi rapidi a nuovi modelli. Di questo ne hanno risentito anche i mercati, che hanno cominciato a funzionare in maniera più efficiente anche al di là dei confini nazionali dei singoli Stati. In tal senso un ruolo importante è stato svolto dall’accesso alle informazioni in maniera meno dispendiosa e più veloce.

La new economy, dunque, opera in un mercato globale ed è in grado di abbattere i costi di gestione dando l’opportunità alle imprese di non restare legate ad una sede fisica, ma anche virtuale.

Tanti i nuovi strumenti introdotti in questa rivoluzione economica, primo fra tutti quello dei  portafogli virtuali chiamati wallet. Ma cos’è esattamente un e-wallet? Si tratta di un portafoglio virtuale che consente agli utenti di effettuare pagamenti – online o all’interno di negozi fisici – mediante dispositivi elettronici. In altre parole l’e wallet è uno strumento sicuro in grado di memorizzare numeri di carte di credito, debito, prepagate o di conti bancari per effettuare pagamenti in modo rapido e semplice.

Il portafoglio virtuale è la soluzione più sicura per i pagamenti digitali: consente di effettuare pagamenti semplicemente creando un account gratuito e inserendo il proprio indirizzo email. In seguito alla creazione dell’account, l’utente potrà abilitare pagamenti senza condividere i propri dati personali.

Per autenticare la transazione, infatti, il consumatore dovrà inserire unicamente l’email collegata al proprio wallet e la relativa password. In questo modo non ci sarà la necessità di condividere dati o informazioni sensibili, evitando i rischi di truffa o furto. Tutte le informazioni personali dell’utente vengono conservate all’interno di appositi ambienti protetti esterni alle pagine online, rendendo il pagamento particolarmente sicuro.

Ma un portafoglio virtuale è anche quello strumento dove conservare le nostre azioni, le criptovalute e le nuove tecnologie applicate al mondo dell’economia. Il wallet, dunque, è fondamentale per negoziare le criptovalute. Queste ultime, per la maggiore, hanno un proprio portafoglio virtuale e alcuni di terze parti che vengono reputati sicuri. Ogni wallet ha un proprio indirizzo, che può essere paragonato all’IBAN, che serve a ricevere denaro. La lettera iniziale descrive qual è la criptovaluta che si sta conservando.

Il funzionamento del wallet è molto semplice: si apre e si decide se inviare o ricevere denaro. Qualora si volesse ricevere, allora bisogna richiedere un indirizzo di ricezione, che rappresenta la chiave pubblica del proprio wallet. Esiste anche una chiave privata, che è strettamente personale e non deve in alcun modo essere diffusa. Se si vuole procedere a un pagamento, bisogna conoscere l’indirizzo di ricezione del destinatario e, in base alla quota che si sceglie, bisognerà pagare una tassa e attendere la conferma del pagamento. Ogni transazione, una volta che viene effettuata, è irreversibile.

Il futuro

La New Economy secondo alcuni studiosi, sulla scia della rivoluzione informatica iniziata dopo il secondo conflitto mondiale e rallentata dagli accadimenti degli anni Settanta, avrebbe avviato una ulteriore accelerazione della produttività, e una nuova spinta al processo di globalizzazione, per effetto delle Information and Communication Technologies a fondamento dell'attuale processo di globalizzazione. Nel corso degli anni abbiamo scoperto che le società orientate alla crescita più durevoli instaurano una cultura di continuo reinvestimento nelle proprie operazioni per mantenere un vantaggio competitivo. I nostri analisti identificano le società con importanti barriere all’ingresso, ottenute attraverso la ricerca e lo sviluppo, e guidate da management orientati all’innovazione. Cercano inoltre di comprendere le dinamiche settoriali e la possibilità di innovazioni dirompenti. La ricerca fondamentale è un fattore chiave per identificare l’innovazione ancora in fase di sviluppo – ossia prodotti e servizi che non hanno ancora raggiunto il mercato. Diverse società a grandissima capitalizzazione mantengono le proprie posizioni di mercato facendo dell’innovazione una componente integrante del proprio DNA.