“Facciamo pochi tamponi”. E' un refrain che spesso si è ripetuto nei giorni scorsi, in riferimento alla Campania. Negli ultimi giorni , dopo che la Campania era arrivata a testare addirittura 4mila tamponi al giorni, raddoppiando in poco tempo il numero di tamponi fatti in due mesi, si è tornati alla quota di due o tremila tamponi al giorno. Il motivo? La mancanza di reagenti in tutta Italia.
Ma a prescindere, l'assunto secondo cui in Campania si fanno pochi tamponi è sbagliato in termini statistici secondo Nicola Fusco, ordinario di matematica e statistica della Federico II. In un intervento con “Il Mattino” Fusco spiega che i tamponi non devono essere rapportati al numero degli abitanti, ma al numero dei contagi, e in questo senso, con poco più di 4500 contagi in Campania sono stati fatti più controlli che in Veneto.
Con 25 tamponi per ogni singolo positivo dunque, secondo Fusco la Campania ribalta la classifica fatta in termini assoluti, con un rapporto superiore a Sardegna, Veneto, Puglia, Toscana e Trentino”.
Pochi tamponi? "Sbagliato, in Campania più che in Veneto"
Il rapporto va calcolato sul numero dei contagiati, non della popolazione residente
Redazione Ottopagine