Ariano Irpino

E' silenzioso e triste il Piano di Zona ad Ariano Irpino in questa giornata di festa in cui ricorre la prima apparizione della Madonna di Fatima avvenuta nel 1917 alla  Conca di Iria, quando vestita di bianco e con un rosario in mano decise di mostrarsi ai tre pastorelli: Lucia, Jacinta e Francisco Marto. Una veste insolita. Niente luminarie, comitive di pellegrini dirette al Santuario dedicato alla Vergine dei miracoli, bancarelle, musica e giostre. Così come accaduto per contrada Turco in occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo, anche i festeggiamenti in onore della Madonna di Fatima rinviati inevitabilmente al 2021 a causa dell'emergenza Covid-19. 

Una lunga e affascinante storia. La nascita del Santuario Mariano dedicato alla Madonna di Fatima, ha ridato un volto nuovo al Piano di Zona, spesso bistrattato ed etichettato come un quartiere ghetto prima della creazione di varie strutture importanti come il luogo sacro, il palazzetto dello sport, i vari istituti scolastici tra cui l’alberghiero di grosso spessore e la sede delle poste.

L’atto di nascita vero e proprio della Parrocchia Madonna di Fatima porta la firma del Vescovo Nicola Agnozzi attraverso il decreto del 15 maggio 1986. La qualifica di Ente Ecclesiastico civilmente arriva l’8 luglio 1986. Durante lo stesso anno viene acquistata la statua lignea della Madonna di Fatima grazie ai benefattori, i coniugi Giuseppe Di Furia e Maria Riccio. E’ il 13 Ottobre 1990, quando il Vescovo Antonio Forte benedice e apre al culto la Chiesa Madonna di Fatima. Opera progettata e diretta dal compianto Vincenzo Aliperta. Tra le altre tappe storiche quella del 13 Maggio 1995, quando il Cardinale Michele Giordano, a seguito del Decreto di Monsignor Eduardo Davino, incorona la statua della Vergine. Un altro prestigioso traguardo è datato 13 Maggio 1997.

Nell’ottantesimo anniversario delle apparizioni della Madonna a Fatima, su richiesta della comunità, il Vescovo Eduardo Davino erige la Chiesa a Santuario Mariano Diocesano con apposito decreto. Successivamente si arricchirà con la benedizione del fonte battesimale che nella ella sua elegante struttura, esprime la presenza dello Spirito Santo e della Madonna nel battesimo dei cristiani.

Il 12 maggio  1999 tocca al vescovo Gennaro Pascarella benedire la restaurata cappella della Madonna. Il progetto e la direzione artistica è dell’Architetto Luciano Lanno, i marmi pregiati di Enea Gambacorta.

Arriviamo al 2000, Il Santuario è tra le cinque chiese della Diocesi scelte dal Vescovo per lucrare l’indulgenza come sede di giubileo.

Segue poi con profonda gioia a maggio 2001 e ottobre 2002 la realizzazione delle artistiche vetrate istoriate. Lavori eseguiti dalla Ditta Eredi di Michele Mellini di Firenze. Esse presentano con linguaggio ben leggibile il messaggio di Fatima, i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi del Rosario ed illustrano il mistero eucaristico, raffigurando i quattro evangelisti. In poco tempo, anno dopo anno il Santuario diventa sempre più bello.

Il 13 ottobre 2002, si festeggia l’ampliamento dei locali pastorali e della casa parrocchiale con la benedizione del Vescovo Gennaro Pascarella. Il progetto è dello studio del Geometra Modestino Lo Calzo e i lavori vengono eseguiti dalla Ditta Manganiello, mediante i finanziamenti, con la legge dell’8 per mille, attraverso l’interessamento del Vescovo e della Curia, ed in modo particolate del Vicario Monsignor Antonio Blundo.

13 Ottobre 2003, in questa data avviene la benedizione del Crocifisso delle Sante Spine, opera del rinomato pittore Antonio Sannito. Viene collocato al posto della Croce, sopra il tabernacolo. Benedetta, in quella occasione anche, la Tela della Pentecoste del giovane e promettente pittore Christian Pannese, poi collocata sopra la sede del celebrante. A questi sono seguiti diversi altri interventi nel corso degli anni, fino ad oggi.

Gioie e dolori in tutti questi anni, non si contano purtroppo i funerali di persone giovanissime nel Piano di Zona, una triste sequenza per uno strano scherzo del destino tra gli stessi palazzi dove purtroppo sono venuti a mancare improvvisamente giovanissimi alcuni dei quali tragicamente a causa di incidenti stradali.

Una piccola cittadella della fede meta di tanti pellegrini e devoti della Madonna di Fatima, che potrebbe essere valorizzata ancora di più ed inserita a pieno, in un itinerario turistico religioso, insieme a Valleluogo, per tutti coloro che di passaggio, da Pietrelcina raggiungono San Giovanni Rotondo. La speranza è che dopo questo triste momento possa essere preso in considerazione questo progetto. 

Il messaggio del parroco del Santuario Madonna di Fatima don Alberto Lucarelli: 

"Carissimi amici e devoti della Madonna della Madonna di Fatima, altri anni periodo eravamo già nel pieno svolgimento della Festa: celebrazioni, processioni, manifestazioni folcloristiche, il mercato,le giostre ecc... Non solo la nostra comunità parrocchiale, ma Ariano tutta e paesi vicini convergevano sul Santuario per incontrare la Madonna e per partecipare a quanto qui si svolgeva. La gioia poi si manifestava anche nell'incontrarsi, salutarsi e stare insieme. Quest'anno poi nel comitato vi erano tanti giovani entusiasti. In questo momento, però, ad Ariano siamo ancora in piena notte per il coronavirus e il farsi giorno non ancora si vede. Da parte mia non so se é più opportuno invitarvi a venire in chiesa per sostare ai piedi della Madonna. La Chiesa rimane aperta al mattino e al pomeriggio e in questi giorni è stata sanificata qualora ve ne fosse stato bisogno - o invitarvi a rimanere a casa. Certo si può venire in silenzio anche se non si partecipa alla messa: io propenderei per questo. Però, in ogni caso, abbiamo l'obbligo noi legati alla Madonna da un filo che nessuno può rompere di pregare fino a questo giorno liturgico della prima apparizione di Fatima. Lo sottolineo: pregarla con forza, fino ad avere la grazia. Sì strappare a lei la parola di clemenza e di misericordia. Ci sarà il Vescovo a presiedere la concelebrazione, anche per i sacerdoti non si sa se é meglio invitarli alla concelebrazione o a rimanere a casa, ripresa e trasmessa in streaming. Anche il Vescovo verrà per lo stesso scopo. La preghiera alla Madonna, con fervore come se stessimo a Fatima o proprio davanti a lei in questo momento di bisogno. Che ci faccia sentire la sua carezza materna, ci consoli, ci rafforzi. Noi ci poniamo sotto la sua protezione con piena fiducia e, come stiamo cantando durante la novena le diciamo: prega, prega, prega per noi e con le lacrime agli occhi continuiamo: siam figli tuoi..siam figli tuoi.. prega per noi."