Avellino

Continua a crescere il numero di pazienti guariti dal Covid 19, su 14.081 tamponi eseguiti in provincia di Avellino sono risultati positivi al Covid: 504 soggetti, di questi:
254 guariti, 56 deceduti, 138 positivi a domicilio, 43 positivi ospedalizzati, 13 ricoverati nelle Case di cura in attesa della dichiarazione di guarigione. 1.872 sono le persone poste in isolamento dal Dipartimento di prevenzione dell'Asl di Avellino. In particolare, nel comune di Ariano Irpino, su 3.065 tamponi eseguiti sono risultati positivi 194 soggetti, di questi 86 sono i guariti, 26 i decessi registrati e 724 sono le persone poste in isolamento. Dopo il piano massiccio di tamponi effettuati dall'Asl di Avellino e dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, la città di Ariano sarà oggetto di un Piano di screening sierologici, su iniziativa della Regione Campania, che riguarderà tutta la cittadinanza del Tricolle su base volontaria, con l'obiettivo di individuare tutti i soggetti che, in tempi recenti o in passato, hanno avuto contatto con il virus.

Intanto, al fine di consentire la ripresa in sicurezza delle terapie ABA per i soggetti autistici, sospese nella prima fase dell’emergenza, l’Asl di Avellino ha attivato un piano di screening sugli operatori, i bambini e le loro famiglie, che verrà completato nella giornata di domani. In particolare, fino ad oggi sono stati sottoposti a tampone naso-faringeo 43 operatori, impegnati in attività terapeutiche a bambini e ragazzi autistici. Sono inoltre state screenati, attraverso test rapidi, 131 persone, tra bambini e relativi componenti del
nucleo familiare, mentre a partire da questa mattina e fino a domani, verrà completato l’ultimo gruppo, 460 persone tra pazienti e familiari del Centro Aias di Cicciano, convenzionato con l’ASL di Avellino per le terapie ABA a domicilio, mentre il Centro di Cicciano, tramite l’ASL di riferimento, si è occupato di screenare i terapisti ABA impegnati a domicilio presso le famiglie irpine. L’obiettivo dell’Azienda Sanitaria Locale è consentire la ripresa delle attività riabilitative in totale sicurezza sia per gli operatori ma soprattutto per i bambini e le loro famiglie.