Il comitato nazionale dei tribunali accorpati (comitato di coordinamento per la giustizia di prossimità), che annovera le rappresentanze amministrative, forensi e associative delle città sede dei 30 Tribunali che sono stati soppressi a seguito della riforma della geografia giudiziaria, si è riunito da remoto, per concordare le ulteriori iniziative da intraprendere, anche alla luce del periodo di emergenza in atto.
Presenti per Ariano gli avvocati Carmine Monaco e Marcello Luparella. Al termine della riunione è stato stilato un documento inoltrato ieri 7 maggio al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia e all’Intergruppo Parlamentare sulla Geografia Giudiziaria.
"Sono state ribadite le ragioni già da tempo rappresentate per giungere alla riapertura degli Uffici Giudiziari accorpati, aggiungendone di ulteriori, rivenienti dall’emergenza epidemiologica, che comporta la necessità di reperimento di nuovi spazi, soprattutto per evitare assembramenti e per consentire il distaccamento sociale, e quindi l’esigenza di riaprire quei Tribunali chiusi alcuni anni orsono. Lo scopo è quello di alleggerire dal congestionamento gli attuali Uffici Giudiziari. E’ un forte auspicio a far sì che, ora più che mai, il Servizio Giustizia torni vicino al cittadino e alla collettività.
In un momento di particolare difficoltà, in cui si frappongono gravissimi ostacoli alla ripresa dell’attività giudiziaria in tutti i Tribunali, torna di attualità il principio della giustizia di prossimità, che può essere recuperata attraverso l’utilizzo delle sedi dei Tribunali soppressi o comunque di sedi idonee messe a disposizione dai Comuni in cui operavano gli ex Tribunali” afferma l’avv. Carmine Monaco, Presidente della Fondazione Erminio Grasso. “Il problema più serio legato alla ripresa dell’attività giudiziaria prevista per il 12/05” - dichiara Marcello Luparella, vice Presidente della Fondazione Erminio Grasso - è quello della idoneità, salubrità e sicurezza del locali in cui dovrà svolgersi l’attività giudiziaria, e che nelle attuali strutture presenta più di una criticitá.
L’iniziativa del Comitato per la Giustizia di prossimità), oltre a ribadire le ragioni fondative dell’organismo, segnala la disponibilità dei vari Palazzi di Giustizia dei Tribunali soppressi per superare l’emergenza e decongestionare, evitando assembramenti.
Anche Ariano (che dispone di due aule ampiamente idonee, a pian terreno, attualmente utilizzate dal Giudice di Pace solo due giorni a settimana), e di altri locali di proprietà comunale altrettanto idonei, può dare una mano in tal senso.