Napoli

"Esiste un forte nesso tra Covid-19 e Dermatologia che e' allo studio della comunita' scientifica mondiale. Nelle ultime settimane si e' assistito alla frequente comparsa di manifestazioni cutanee verosimilmente correlate all'infezione da coronavirus SARS-CoV2". Lo sottolinea la prof.ssa Gabriella Fabbrocini, direttore dell'Unita' operativa complessa di Dermatologia dell'Azienda Ospedaliera universitaria Federico II di Napoli. A confermarlo sono i recenti studi scientifici che evidenziano che l'insorgere di alcune manifestazioni dermatologiche (geloni, eruzioni vescicolari, lesioni vasculitiche, ecc.) possono essere legate alla malattia; a volte in pazienti sintomatici o paucisintomatici ma, in alcuni casi, anche in soggetti che non presentano altri sintomi concomitanti. "A scopo epidemiologico risulta fondamentale porre l'attenzione su quei pazienti che manifestano affezioni cutanee anomale, che non rientrano in un quadro clinico chiaro e per i quali e' verosimile pensare che ci sia un collegamento con l'infezione da Covid-19 - continua Fabbrocini - Tali pazienti ad oggi non vengono sottoposti a tampone e a test sierologici in quanto non rientrano nella sintomatologia standard per la quale e' prevista tale indagine diagnostica". Le lesioni cutanee, correttamente analizzate e diagnosticate, possono rappresentare a tutti gli effetti un campanello d'allarme in pazienti con scarsi sintomi respiratori ma gia' affetti dall'infezione, permettendo cosi' di identificare e limitare eventuali nuovi focolai di infezione. Il dermatologo puo' essere a tutti gli effetti un medico sentinella nella task force sanitaria della fase 2"Il team medico scientifico della UOC di Dermatologia Clinica di Napoli ha messo in campo le seguenti iniziative per fronteggiare l'emergenza sanitaria: "Un piano di riorganizzazione interna del personale e delle prestazioni garantite ai pazienti (turnazione personale, prestazioni garantite per situazioni urgenti come melanomi e patologie oncologiche, malattie autoimmuni e pazienti in terapia con farmaci immunomodulanti e immunosoppressori; attivazione Telemedicina per pazienti e per dare supporto a colleghi infettivologi e rianimatori; Attivita' di ricerca ampliata attraverso Newsletter indirizzate ai dermatologi campani con le piu' recenti pubblicazioni scientifiche in tema di coronavirus e dermatologia; Brochure divulgative sulla prevenzione e la gestione delle dermatiti causate dall'utilizzo prolungato dei DPI (in particolare guanti e mascherine) soprattutto per i pazienti che sono gia' affetti da altre dermopatie come la dermatite atopica, la psoriasi, la dermatite seborroica etc. Materiale divulgativo corredato da iconografia per aiutare i MMG ad effettuare corrette diagnosi in caso di sospetta manifestazione dermatologica correlabile al COVID-19; Canale telematico in differita tramite indirizzo email dedicato per teleconsulto dermocovid@gmail.com);Teleconsulti gratuiti per dermatiti causate da DPI tramite Skype (account Dermafed), rivolto a tutte le persone in prima linea (operatori sanitari, cassieri, autisti ecc) affetti da dermatiti causate dall'eccessivo utilizzo dei dispositivi di protezione individuale Pubblicazione di numerosi papers scientifici sulla gestione delle numerose patologie dermatologiche durante la pandemia, su nuove e pericolose vie di trasmissione (vedi quella sessuale), su esperienze cliniche ecc Focus sulle manifestazioni cutanee in pazienti COVID+. In circa il 20% dei pazienti affetti da COVID19 compaiono sintomi cutanei che possono rassomigliare a vesciche da varicella, lesioni da orticaria, rash eritematosi, reazioni morbilliformi e lesioni acroposte (mani piedi e volto) simil-eritema.