Sulla base delle disposizioni contenute nel DPCM del 26 aprile scorso, da lunedì 4 maggio, gli atleti di interesse nazionale, così come definiti dalla FIDAL la scorsa settimana, potranno riprendere la propria attività di allenamento, all’interno di impianti aperti nelle modalità stabilite dal Governo. Gli elenchi di coloro che hanno diritto alla ripresa dell’attività sono stati trasmessi ai Comitati regionali FIDAL, ai quali fa dunque capo la gestione degli stessi sul territorio.

È un primo passo verso il ritorno alla normalità post emergenza Covid-19, o meglio, l’applicazione della cosiddetta “Fase 2” all’atletica leggera su pista e pedane, che si unisce al via decretato per l’attività motoria all’aperto (possibile seguendo le indicazioni di sicurezza, basate fondamentalmente sul distanziamento sociale).

“In un momento doloroso per il Paese – ha affermato il massimo dirigente Federale Alfio Giomi – la riapertura, seppur parziale, delle attività di allenamento dell’Atletica Italiana, rappresenta per tutti noi uno spiraglio di luce in fondo al tunnel. Il cammino è ancora lungo, e la responsabilità individuale, l’attenzione ai comportamenti che ognuno di noi è ancora chiamato a prestare, risulterà determinante per un ritorno alla vita per come la conoscevamo prima. Gli atleti e le atlete che saranno in pista domani, ci rappresentano tutti”.