“Da Villa Margherita non arrivano risposte esaustive e i lavoratori cominciano ad essere inquieti rispetto al loro destino”. Non nasconde la sua preoccupazione il segretario territoriale della Uil Fpl, Giovanni De Luca che incalza: “chiederemo l'istituzione di un tavolo prefettizio in modo da avere delle delucidazioni in merito”. Ormai sono trascorsi circa dieci giorni da quando la Uil Fpl con una nota inviata alla Direzione della Clinica di Piano Cappelle e, per conoscenza alle varie istituzioni cittadine, chiedeva un incontro urgente per capire se dopo le dimissioni degli ultimi pazienti affetti da Covid19 le attività continueranno o se saranno interrotte. Purtroppo da Villa Margherita non è arrivata nessuna risposta – continua il rappresentante sindacale della Uil Fpl – e quindi ci vediamo costretti a cercare nuove strade per instaurare un confronto costruttivo”.
Tra l'altro, un abbozzo di chiarimento sul futuro di Villa Margherita ci sarebbe stato, certamente non esaustivo, ed esclusivamente a mezzo stampa da parte del Direttore Amministrativo, Stefano Nordera.
“Ho letto –prosegue De Luca – e nonostante la massima attenzione ho potuto verificare che nelle dichiarazioni del dottor Nordera non ci sono risposte ai nostri quesiti. In ogni caso i poteri decisionali afferiscono ai rappresentanti dell'azienda Kos (che è proprietaria di Villa Margherita) e segnatamente al Direttore Generale, Stefano Garelli e al Direttore delle Risorse umane, Fabio Buonfigli”.
Altro aspetto da chiarire la posizione degli altri sindacati presenti in struttura. Una organizzazione successivamente alla richiesta incontro della Uil Fpl, si è affrettata a esprimere il proprio punto di vista attraverso un comunicato ufficiale. “Qui c'è in gioco il futuro di 150 famiglie – continua Giovanni De Luca – Mi sorprende venire a conoscenza di una telefonata con i vertici nella quale il collega sindacalista avrebbe ottenuto garanzie. Io credo che per telefono si possano instaurare solo chiacchierate informali e comunque dal contenuto non verificabile. Villa Margherita non è una azienda di famiglia, ma una clinica accreditata che è finanziata con fondi pubblici. Ciò comporta una formalità sia nella richiesta di chiarimenti, sia nelle relative risposte perché esse devono essere chiaramente verificabili dalle istituzioni, dai cittadini, dai pazienti e dai lavoratori”.
Non rimane quindi che confidare nel Tavolo Prefettizio che potrebbe essere attivato dal Prefetto.
“Confidiamo nella sensibilità del Prefetto – conclude il segretario territoriale della Uil Fpl, Giovanni De Luca – per evitare che 150 operatori rimangano senza lavoro. Va considerato, inoltre, che Villa Margherita rappresenta un fiore all'occhiello per la sanità sannita e quindi una sospensione delle attività sarebbe un duro colpo anche alle esigenze sanitarie dei pazienti della provincia di Benevento e delle aree limitrofe”.