Benevento

Grande festa nella serata di ieri a Torrecuso, per l'elezione di Mortaruolo. Sul dato elettorale si è soffermato il segretario del circolo Pd locale, Jo Cocchiaro: «E' stata un’elezione storica e dobbiamo essere orgogliosi del risultato. Il numero è sintesi e ben fa comprendere di cosa il PD del Sannio è stato capace avendo conseguito il 1° posto tra le province campane. Per Mino Mortaruolo, unico segretario provinciale eletto,  il risultato è diventato autorevole perché ha raggiunto 15.000 preferenze". 

Cocchiaro poi si sofferma sul dato "anagrafico", in linea, a suo dire, con l'idea di Renzi di rottamazione: «Questo percorso ha anticipato in qualche modo  la  “rottamazione renziana” ed  è stato confermato in tutte le precedenti competizioni elettorali e congressuali ;  rappresenta pertanto un modello da seguire perché è la cerniera ideale di una virtuosa collaborazione tra le generazioni. Ricordo a me stesso che,  nella cultura manageriale, è in questi momenti e con queste criticità che si misura il valore delle scelte più importanti che sono indubbiamente relative alle scelte degli uomini. Soprattutto se giovani. Continuiamo così».
Il segretario Pd di Torrecuso poi analizza le polemiche pre elettorali: «  Chi  ha tirato il carro lo ha tirato e basta. Chi si è messo “contro”  (non di traverso)  ha perseguito una visione estremamente limitata della politica e della rappresentanza nel  Sannio.  Posizioni personali prive di obiettivo politico sono state deleterie. A Benevento città come a Torrecuso . A Benevento città  era prevedibile  perché non si può mettere sempre la polvere sotto al tappeto. E quegli scricchiolii vanno gestiti». 

Ora il dato scaturito dalle urne va gestito al meglio secondo Cocchiaro, a partire dalla sinergie multilivello nel Pd: partendo dal lavoro sulle Infrastrutture di Del Basso De Caro: «Grazie alle Infrastrutture arriveremo a Torrecuso più facilmente. Ma se il paesaggio non “accompagna”  il viaggiatore e nel Castello troveremo ancora il Municipio e non la sua naturale valorizzazione (quale la Scuola del Gusto e quant’altro), ne sarà valsa la pena? E’ stata un’occasione sprecata?
Arrivo all’intero Sannio ed al relativo modello di sviluppo. L’offerta SANNIO deve essere unica e personalizzata.  E’ la terra ideale per un’economia “circolare”, un termine che mi piace trasformare in “supercircolare” ; in buona sostanza significa un’economia della conoscenza e del territorio  benedetta da una visione “ecosostenibile”   che integra la filiera produttiva turistica ed agroalimentare di eccellenza con il ciclo naturale (e tecnologico)  del riciclaggio del rifiuto (riciclaggio del nostro rifiuto oramai inevitabile e che rappresenta un’ipotesi seria di futuro).
Personalizzando però  lo schema al territorio Sannio  perché nessun piano industriale è standardizzabile e dobbiamo ricordare che il ragionamento si allargherà inevitabilmente all’Area VASTA con la provincia di Avellino. E senza dimenticare che, mentre ci si avvia in percorsi magnifici, non possiamo lasciare indietro il passato che fino ad oggi ha prodotto mestieri e dedizioni, investimenti e sofferenze.Su questo ci misureremo. - conclude Cocchiaro - E sarà un altro successo». 

Redazione