Cava de' Tirreni

Si è tenuto ieri pomeriggio, giovedì 23 aprile, il primo consiglio comunale in tempo di emergenza sanitaria dovuta al contagio del virus covd-19. E per la prima volta la seduta è andata online attraverso il collegamento in videoconferenza del sindaco, dei consiglieri comunali ma anche di dirigenti e funzionari cavesi.

"Dopo la discussione sulle attività intraprese dall’amministrazione per la gestione dell’emergenza sanitaria, sono stati approvati i punti all’ordine del giorno. È stato autorizzato il ricorso all'anticipazione di liquidità alla Cassa depositi e prestiti attraverso un mutuo di 10 milioni 600 mila euro, a tasso dell’1% circa, per azzerare entro il prossimo mese di giugno, l’intera debitoria verso terzi dell’Ente alla data del 31 dicembre 2019", si legge in una nota di palazzo di città.

"Anche questa operazione - afferma l’assessore al bilancio, Adolfo Salsano - serve a dare risposte concrete a quanti sono creditori nei confronti del comune, in questo modo immetteremo milioni di euro nel circuito finanziario, in un momento in cui ce n’è maggiormente bisogno per sostenere le attività economiche. Rispondiamo a proposte di certa politica intrise di sterile populismo, che porterebbero al dissesto economico finanziario e che dimostrano di non avere nessuna consapevolezza dello stato delle casse del comune, che deve invece garantire il funzionamento tutto il sistema e soprattutto dei servizi ai cittadini e il sostegno alle fasce deboli".

Approvato anche il programma triennale dei lavori pubblici 2020/22 e l’elenco annuale 2020. "Dal prossimo 4 maggio - ha fatto sapere l’assessore Nunzio Senatore - riapriremo i cantieri per il completamento della nuova piazza di via Parisi, delle torri faro allo stadio, della scuola di Passiano e dei parcheggi ai Pianesi, subito dopo toccherà a via Cinque e via Troisi e stiamo per completare il bando sul pala eventi". Approvato anche il terzo punto all’ordine del giorno dell’adeguamento del regolamento della tassa sui rifiuti che prevede, tra l’altro, uno slittamento dell’emissione della bollettazione.