Salerno

 

Dopo due settimane si riaprono i seggi per i ballottaggi e la vigilia segna un momento di spaccatura e di forte tensione tra il neo governatore eletto De Luca e il Partito Democratico regionale. Non è piaciuto infatti ai vertici dem la visita che l'ex sindaco ha voluto fare a Giugliano a sostegno del ribelle Antonio Poziello, candidato al ballottaggio per il Comune più popoloso di questa tornata, l'uomo indagato per associazione a delinquere che aveva vinto le primarie del Pd ma era stato poi escluso da Renzi che voleva pulizia nel partito.

Appena mercoledi scorso la segretaria regionale del Pd, Assunta Tartaglione, aveva invitato militanti e dirigenti a non appoggiare uomini di centrodestra ai ballottaggi. Tale è considerato anche Poziello, sicchè Tartaglione giudica quella di De Luca «una iniziativa autonoma e personale» dissociandosi ufficialmente dalle azioni dell'ex sindaco.

Uno strappo che probabilmente ha a che vedere anche con la difficile partita per le nomine della giunta regionale, sulla quale De Luca non intende cedere alle richieste del partito né degli alleati.

Intanto si avvicina la proclamazione degli eletti in Consiglio Regionale. La data più probabile è quella del 24 giugno. L’ufficio centrale per le elezioni del tribunale, presieduto da Umberto Di Mauro, non potrà concludere le verifiche prima della fine della prossima settimana.

Gli atti dovranno poi essere trasmessi alla Corte d’Appello, cui spetta la proclamazione. Da quel momento, per Palazzo Santa Lucia si aprirà un’altra partita, quella della procedura prevista dalla legge Severino per la sospensione di De Luca in base alla condanna in primo grado per abuso d’ufficio.

E per lo stesso reato ora anche la compagna di De Luca è chiamata in giudizio davanti al tribunale di Salerno. Dirigente del servizio trasformazione edilzia del Comune Maddalena Cantisani, secondo la Procura, avrebbe permesso un illegittimo intervento edilizio consentendo la demolizione di una baracca a Brignano e la successiva ricostruzione di un box auto interrato con un notevole aumento della planimetria.

Dallo staff del governatore né dal Comune di Salerno nessun commento. Qualcuno però già parla di accanimento giudiziario, mettendo sullo stesso piano Berlusconi e De Luca, anche a seguito delle dichiarazioni di Roberto Saviano con il quale il sindaco sta tenendo un acceso dibattito a distanza. Ma tra cavaliere e sceriffo, fatte le dovute eccezioni, resta un abisso e paragonare i due casi ci pare forse un'iperbole un tantino azzardata.

 

Rossella Strianese