Napoli

L’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, ha lanciato l’appello per la festeggiare anche in quarantena il 25 aprile, giorno della liberazione. Basterà, alle ore 15, esporre alle finestre il tricolore italiano e intonare “Bella Ciao”. Un orario tutt’altro che casuale visto che proprio alle 15 ogni anni parte il coreo nazionale che quest’anno non si potrà tenere per motivi di sicurezza sanitaria. 

Anche l’appuntamento annuale in piazza Salvo D’Acquisto, a Napoli, con la deposizione della corona di fiori alla statua del carabinieri ucciso dal nazifascimo, non si terrà. Ma all’appello dell’Anpi hanno aderito il Comune di Napoli e i sindacati Cgil, Cisl e Uil che “in maniera simbolica e virtuale, rinnoveranno la memoria e l'importanza del 25 aprile per il nostro Paese. La memoria della nostra storia - affermano il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e i segretari delle tre sigle sindacali, Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati - va rinnovata sempre per rafforzare le radici di valori fondamentali per il nostro Paese, come la democrazia e la libertà, specie in una città come Napoli, medaglia d'oro alla Resistenza, perché è stata la prima città italiana, con le famose quattro giornate, a scacciare con il coraggio e con la lotta, gli oppressori nazisti".