Alla De Filippo: non è vero, ma ci credo. C’è, ci sarebbe, un fantasma che si aggira tra le segrete del castello di Avella. La sua presenza, flebile e sommessa, inquietante quel tanto che basta, sarebbe stata segnalata ed immortalata con tanto di fotografie da Felice Siniscalchi, direttore della testata giornalistica mandamentale bassairpinia.it
Sarà o meno una trovata pubblicitaria, probabilmente anche azzeccata, quella messa a punto dallo staff di Bassairpinia per promuovere l'evento in programma domani pomeriggio, "Assalto al Castello", sta di fatto che ad Avella e nel Mandamento intero non si parla d'altro. Ed è tam tam sui social con l'agguerrita contrapposizione tra chi crede nelle leggende e chi invece muove le proprie critiche basandosi su un fervido scetticismo.
Un pubblico dibattito che ad ogni modo produce i suoi risultati. Nel giro di pochi giorni il castello di Avella è stato letteralmente assaltato dai curiosi provenienti dall'intera Provincia e dal vicino hinterland nolano. Il maniera longobardo è assediato dal popolo del mistero che si preannuncia ancor più folto per domani pomeriggio, giornata in cui, a partire dalle 18, verrà animata e teatralizzata la manifestazione "Assalto al Castello", promossa dal Comune di Avella. Una rievocazione storica e sensazionale, arricchita da attacchi e difese alle mura, nonché contorniata da tanta musica celtica è irlandese dal vivo. L'occasione giusta, insomma, per gli amanti del territorio e delle leggende per svelare il mistero del fantasma.
Avella e il suo castello, tra l'altro, non sono nuove a storie del genere. Tracce di misteriosi avvenimenti sono riportate in alcune pubblicazioni di storici locali. Una cosa è certa: se di trovata pubblicitaria trattasi, gli organizzatori l'hanno pensata davvero bene poiché, stando alle previsioni, Avella si prepara a conoscere un nuovo tipo di turismo, che grazie al fantasma, potrebbe riportare il Castello Longobardo al centro dei flussi culturali che contano.
Rocco Fatibene