Avellino

Coronavirus, si aspetta l’esito del nuovo tampone di verifica per il dottore Carmine Sanseverino, dirigente medico del reparto di medicina d’urgenza dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, medico in prima linea nella lotta al Covid-19, nell’assistenza ai contagiati.

Dopo soli due giorni dalla verifica sanitaria, la comparsa della febbre e la paura per il dottore di aver contratto il virus. “Ho dovuto lasciare l'ospedale da qualche giorno perchè dopo un tampone negativo ed un test rapido negativo eseguiti mercoledì 8 aprile, dalla giornata di giovedì 9 a sera ho iniziato ad avere febbre. Dapprima febbricola 37,5 poi da sabato mattina febbre elevata 39,5. Credo di essermelo beccato. Sto facendo terapia e sono in attesa di tampone domiciliare da parte dell'ASL. Speriamo bene - commenta Sanseverino -. Intanto aspetto tra poche ore l’esito del tampone e spero di non essermi ammalato”.

Il medico ha affrontato settimane di emergenza rossa. Lui e altri sanitari hanno affrontato i momenti di maggiore criticità in ospedale tra ricoveri a raffica, disagi e rischi. “La caratteristica di questo virus è l’altissima contagiosità - spiega -. All’inizio parlavano di una banale influenza. La cosa che mi ha stupito nel guardare l’evolversi della malattia nei pazienti, era la rapidità nel contagio e nell’aggravarsi dei pazienti. Ora aspetto l’esito de tampone e spero davvero di non essermi ammalato. E’ un virus subdolo e pericoloso. Continuo a ricordare a tutti l’importanza del rimanere a casa per evitare i contagi. Possiamo fare solo questo.

Dal Moscati arrivano buone notizie. Ieri le dimissioni del 46enne operatore del 118 rimasto contagiato, primo sanitario del capoluogo irpino ad aver contrato il virus che dopo oltre un mese di ricovero ieri è potuto tornare a casa. Gioia nel reparto di medicina interna diretto dalla dottoressa Amitrano dove il 46enne era stato ricoverato dallo scorso 10 marzo.