"Apprendiamo con sincero sconforto che nonostante la drammatica situazione determinata dalla emergenza Covid-19 la Regione Campania va avanti con l'attuazione di un piano rifiuti totalmente inadeguato e incoerente e che abbiamo contestato in tutte le sedi politiche ed istituzionali". Non usa giri di parole il sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese, a proposito del nuovo fronte che si sta aprendo nella Piana del Sele in materia ambientale.
"Riteniamo un errore plateale il pensare di andare avanti con la realizzazione dell'impianto di compostaggio all'interno dello ex Stir presente sul nostro territorio, in considerazione che nella stessa zona insiste anche l'impianto di Eboli malfunzionante, gestito peggio (al punto da essere stato messo sotto sequestro) e che dalla sua apertura determina problemi quotidiani ai cittadini di Battipaglia e di ampie fette della Piana del Sele, più volte evidenziati da questa amministrazione, da associazioni ambientaliste e da singoli cittadini, e non ancora risolti", le parole della fascia tricolore salernitana.
Battipaglia contesta anche "la presenza di altri impianti di lavorazione dei rifiuti, sia pubblici che privati autorizzati senza minimamente tenere conto del "carico" di questo tipo di impiantistica che l'area di Battipaglia e, più in generale, dell'intera Piana del Sele ha dovuto subìre negli anni, a partire dalle mega discariche mai bonificate benché chiuse da 20 anni e che anni accolsero i rifiuti di tutta la provincia. Riteniamo un errore gravissimo - aggiunge Francese - volere insistere su questa realizzazione nel nostro territorio, stante la situazione attuale dell'impiantistica per la lavorazione dei rifiuti. Riteniamo una offesa alla città impegnata in questi giorni a reggere l’emergenza sanitaria, fra l'altro con grandissimo senso civico e con straordinarie manifestazioni di solidarietà umana".
Inutili finora i tentativi di arrivare ad un accordo alternativo. "Abbiamo fatto una serie di proposte alla Provincia ed alla Regione, in un corretto spirito di collaborazione istituzionale, per trovare insieme una soluzione che tenga conto dei diritti dei nostri cittadini. Questa accelerazione inopportuna e sbagliata, corre il rischio di vanificare il lavoro fatto fino ad oggi e finirà soltanto con l'esacerbare ancora di più gli animi, e di rompere ogni forma di collaborazione istituzionali. L'appello che rivolgiamo alla Regione è ben chiaro: fermate questa follia. Non pensiate che una città di oltre 50mila abitanti possa essere trattata con arroganza, tracotanza e superficialità, sottovalutando i continui appelli e le proposte di questa amministrazione. Sarebbe un errore imperdonabile foriero di conseguenze la cui portata non è immaginabile da nessuno", l'amarezza del sindaco di Battipaglia.