Per lui è molto più di una seconda casa. Non fosse altro perché è lì che trascorre gran parte del suo tempo. È lì che sono cresciuti i suoi figli, tra giochi e compiti da fare. Ed è lì che vive la sua quotidianità tra pizze da sfornare, piatti da preparare e una birra da consumare a notte inoltrata con gli amici parlando dell'amata Salernitana. Carmine ha 50 anni e gli ultimi venti li ha trascorsi nel suo “Old”, il locale a cui ha dedicato passione, investimenti e sacrifici. Una storia d'amore intensa che, in questa fase di chiusura forzata per l'emergenza Coronavirus, gli sta provocando una grande sofferenza.
E così, proprio come avrebbe fatto qualche decennio fa un fidanzato per comunicare con la sua amata distante chilometri, ha scelto di scrivere una lettera al suo locale. «Ciao, eccoci qua. Come stai? Sono il tuo comandante. È un mese che non ci abbracciamo», l'incipit del messaggio che racchiude lo stato d'animo del 50enne di Baronissi e della sua famiglia. «Sia io che mia moglie ti abbiamo creato, lei ha scelto il tuo nome. Il nonno ti coccola da Lassù, nonna sei e rimani uno dei primi pensieri. I bimbi sono più piccoli di te ma ti vogliono un bene enorme. Abbiamo festeggiato i venti anni tuoi, insieme a quegli amici che non fanno altro che dirmi che vogliono abbracciati. Sei contento, no?», si legge nella lettera diffusa attraverso i social dal titolare del locale. «Questo virus ci tiene lontani ma sei sempre presente nella mia testa. Un abbraccio, a presto Old. Ti difenderò sempre! Il tuo comandante».
Un gesto simbolico che, purtroppo, in questa grave fase d'emergenza sanitaria, racchiude lo stato d'animo e le preoccupazioni di quanti hanno dovuto abbassare la serranda della propria attività e che sperano di poterla rialzare quanto prima. Per ripartire. E poter, finalmente, mettere fine a un incubo che sta seminando morte e paure.