San Martino Valle Caudina

Negli stessi giorni in cui i calciatori di serie A hanno respinto l'idea del taglio degli stipendi vista l'inattività forzata a causa del coronavirus, la migliore risposta arriva da chi quei campi li calca ma solo virtualmente. Almeno, lo ha fatto come migliaia di altre persone appassionandosi e discutendo nelle leghe del Fantacalcio.

C'è però un torneo diverso da tutti gli altri, che ha davvero pochi eguali. E che ha dimostrato di aver ben poco da imparare e molto invece da insegnare. E' quello ribattezzato "La margherita", con 8 squadre per un totale di sedici partecipanti. Più che avversari, amici da una vita e per la vita. 

Quest'anno, l'avventura è ricominciata come al solito ma nessuno poteva immaginare che a marzo potesse interrompersi così bruscamente per colpa della pandemia. Ma di fronte alle crisi, viene fuori sempre il meglio di ognuno: e così è stato a San Martino.

Pochi giorni e la decisione è stata presa: stop al campionato, competizione annullata e tanti saluti anche al traguardo intermedio del campione d'inverno che era sfuggito - almeno lui - al covid-19. Che fare di tutti quei soldi? La soluzione più logica sarebbe stata quella di consegnare il premio a chi l'ha meritato nei mesi prima e restituire il resto agli altri. Ma sarebbe stato semplice, persino ovvio.

Perché per i partecipanti a quel campionato l'unica cosa scontata da fare è stata quella di donare a chi aveva bisogno. Per via dell'emergenza sanitaria ma non solo.

E allora, il tempo di elencare le priorità (quelle vere) della vita e il gioco è fatto: 350 euro sono andati alla Pro loco di San Martino, impegnata da giorni in una incessante attività di volontariato per consegnare beni di primi necessità alle famiglie del paese in difficoltà. E altri 600 euro sono stati consegnati ad una persona del paese destinataria delle attenzioni di questi campioni magari non di fantacalcio, ma di vita.

Che magari non hanno vinto il torneo "La margherita", ma tutti e 16 i partecipanti hanno portato a casa - persino scontato dirlo - il trofeo più bello ed importante: quello dell'umanità.