“Divieto di uscita dalla propria abitazione per il personale sanitario e per tutti i familiari conviventi per motivi diversi da quelli lavorativi”. A disporlo, con l’ordinanza sindacale numero 22 del 4 aprile scorso è stato il sindaco di Santa Marina, Giovanni Fortunato.
“Una disposizione assolutamente inaccettabile dal punto di vista etico, morale e legale, oltretutto se rivolta verso chi in questi mesi è in prima linea nel contrasto al contagio da Coronavirus presso le strutture ospedaliere, che non può essere considerato quale “untore” né dalla propria amministrazione comunale né dai propri concittadini”. A denunciarlo è il segretario generale della Fp Cgil Salerno, Antonio Capezzuto, che ha scritto al primo cittadino del comune del Golfo di Policastro, al presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese e al Prefetto di Salerno, Francesco Russo, affinchè annullino l’ordinanza.
“Il divieto ordinato al personale sanitario, addirittura esteso ai propri familiari conviventi, - sostiene Capezzuto - è per noi inaccettabile e offensivo per l’intera categoria sanitaria. Chiediamo, pertanto al sindaco rivedere quanto disposto nell’ordinanza e considerare il personale sanitario e i propri conviventi, alla stregua di qualsiasi altro cittadino. Al Prefetto di Salerno e al Presidente della Provincia, - prosegue il segretario generale della Fp Cgil Salerno - si chiede di vigilare in tal senso, auspicando che l’autonomia delle amministrazioni non si manifesti in atti “sperequativi” per i singoli cittadini e a seconda del proprio profilo professionale. Invitiamo il sindaco e l’amministrazione comunale – conclude Capezzuto - a porre in essere tutte le tutele a garanzia dei propri cittadini, ringraziando allo stesso tempo il personale sanitario residente a Santa Marina per l’impegno a favore della comunità nella battaglia contro il Covid19”.