Morra de Sanctis

Dal sindaco di Morra de Sanctis riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Con riferimento all’articolo pubblicato sulla versione on-line di “Ottopagine”, dal titolo “Per l’Ema nessun divieto. Riapre. In 800 liberi da vincoli”, a firma del giornalista Federico Testa, viene, tra l’altro, affermato: … il sindaco di Morra, con il parere favorevole di altri 24 colleghi della zona, ha addirittura sollecitato la ripresa” mi corre l’obbligo smentire in modo categorico la veridicità di quanto asserito. Per quanto è a mia conoscenza, la ripresa dell’attività dell’EMA era prevista per lunedì 6 aprile, grazie ad un confronto responsabile e consapevole di tutte le istituzioni del territorio, sindaci, sindacati ed Assindustria, presieduto da S.E. il Prefetto di Avellino, l’azienda EMA spa ha recepito le istanze degli amministratori e dei sindacati procrastinando la riapertura dello stabilimento al 14 aprile. Decisivo è stato il ruolo della Regione che ha autorizzato l’ASL di Avellino a procedere ai test sierologici preventivi richiesti da sindaci e sindacati.
Il Sindaco di Morra De Sanctis
Dott. Vincenzo Di Sabato

 Risponde il direttore:

In relazione alla sua nota non cartacea, riguardo a un web-articolo pubblicato dal sottoscritto (Federico Testa, sic), mi corre l'obbligo ringraziarla per la solerzia dell'inoltro e la granitica riaffermazione della verità. Solo che, stimato dottor Vincenzo Di Sabato, lei dovrebbe smentire l'organizzazione sindacale che le ha attribuito frasi e circostanze, non un giornale non cartaceo.

Non lo ha fatto. Le consiglio di parlare con l'Istituto Luce dell'area industriale di Morra, la Fismic.

Nella fretta di assecondare la riapertura dell'Ema, qualcuno sta facendo il gioco delle tre carte, ma ha sbagliato il putipù cui riferirsi. 

Potrebbe provare con un vavasa.

Intanto, lei da sindaco si è guardato bene dal dare notizia (così come la settimana Incom-Fismic, che santificava i 600 test in due soli giorni all’Ema) dei due positivi trovati nel primo giorno di verifiche nello stabilimento né ora, al terzo giorno, ha fornito un quadro complessivo dell’accaduto.

Giusto per la verità e la trasparenza, sindaco, le sarebbe corso anche quest’obbligo. 

Magari, visti i due operai positivi, sarebbe stato utile che lei avesse chiarito subito di dov'erano (quale comune) e quali precauzioni per tutelare i suoi concittadini. 

Ma non si dia soverchia pena. A tenere informati i suoi concittadini ci pensiamo noi.

Lei, sindaco, ci stia bene.

Federico Festa