Tre persone guarite dal Coronavirus, esultano tre comuni irpini. A darne notizia sono direttamente i sindaci di altrettanti comuni della provincia di Avellino. I tre pazienti sono stati dimessi dall’ospedale San Giuseppe Moscati e hanno fatto ritorno a casa. Si tratta di tre donne.
Chiusano festeggia per il ritorno di una signora di 65 anni, madre di famiglia, ed è proprio la figlia con un post su facebook a dare la lieta notizia. Notizia poi rilanciata con gioia dal sindaco del comune Carmine De Angelis che annota: “Il ritorno nel luogo dove si vive la quotidianità è’ il segno più evidente di una vittoria! Siamo felici auguri da parte di tutti noi. Un grazie ai medici, agli infermieri, ai volontari sono i veri angeli di questa grande battaglia!”
Ad Atripalda è tornata a casa una 71enne, ricoverata da qualche giorno e ora dimessa sempre dal Moscati. Non potrà riabbracciare però il marito una volta a casa: anche l’uomo aveva contratto il coronavirus ed è ancora sotto cura.
"E’ con profonda gioia che vi comunico che la nostra concittadina risultata positiva nelle scorse settimane è guarita ed è tornata a casa. La guarigione è stata certificata a seguito degli esiti negativi dei tamponi in base ai protocolli sanitari”, spiega il sindaco Spagnuolo.
A Solofra è guarita invece una 50enne, a darne notizia è il sindaco Michele Vignola. Anche lei era ricoverata al Moscati, è stata una degli ultimi casi positivi del comune solofrano: il suo è stato un recupero veloce: “La nostra concittadina torna a casa, dalla sua famiglia, nella nostra Città.
Dimessa dall'Ospedale Moscati di Avellino, è il primo paziente solofrano a sconfiggere il Coronavirus.
La paura non ha tolto spazio alla tenacia con la quale ha portato avanti la sua lotta, un esempio di forza che contraddistingue la nostra comunità. Accogliamo la notizia con immensa gioia e le auguriamo, a nome di tutta la città, un felice e sereno recupero tra le mura domestiche, con le sue figlie e suo marito.
La signora continuerà a rispettare a casa, anche nei confronti dei suoi familiari, un periodo di isolamento. A quanti sono ancora impegnati a combattere questo virus, in prima persona diciamo: "Guarisci presto, ti aspettiamo".