Telese Terme

"Carissimi concittadini, ritengo che appaia quanto mai necessario precisare una serie di aspetti sulla base anche degli elementi che allo stato attuale appaiono evidenti a tutti”.

Così il sindaco di Telese Terme, Pasquale Carofano, scrive ai cittadini in merito al trasferimento dei pazienti positivi al Covid 19 all'interno della clinica Gepos della cittadina Termale. Una decisione, presa da Regione e avallata dall'Asl, dopo la disponibilità della dirigenza della Gepos.
“Da parte mia – scrive Carofano - e da parte dell’amministrazione che ho l’onore di rappresentare non è mai stato posto in essere alcun atto diretto al «blocco dei trasferimenti di pazienti Covid provenienti da presidi ospedalieri pubblici»”.

Intervento del primo cittadino che arriva dopo una nota della Gepos con la quale la Regione confermava l'autorizzazione ad accogliere i pazienti in via di guarigione ma ancora positivi.

“A conferma di quanto affermo – scrive il sindaco Carofano - vorrei far notare che all’interno del documento redatto dall’unità di crisi regionale non è presente alcun riferimento al carteggio eventualmente prodotto per sostenere tale iniziativa.
Sono e siamo ben consapevoli delle prerogative e dei limiti che attengono alle competenze e alle responsabilità del Sindaco e dell’amministrazione comunale. Allo stesso tempo l’occasione è utile per chiarire la sfera di competenza che attiene alle decisioni e alle responsabilità relative al trasferimento da altre strutture di pazienti Covid con riferimento anche alle evoluzioni che potremmo registrare da qui alle prossime ore.
L’accusa di aver negato il diritto costituzionalmente riconosciuto alla salute è tanto grave quanto irricevibile e infondata. In primo luogo perché il Comune di Telese, da me rappresentato, non ha prodotto nessun atto formale di opposizione, ma si è limitato a porre pubblicamente un problema di trasparenza. Voglio, infine, affermare che i diritti costituzionali vanno sempre bilanciati. Da un lato c’è quello alla salute dei contagiati, dall’altro ci sono i diritti costituzionali dei cittadini a non ammalarsi e ad esigere che le risorse pubbliche siano oculatamente gestite soprattutto in questa fase di crisi.
«Ogni eventuale considerazione in ordine alla idoneità della struttura ed al controllo dei requisiti sanitari non può che provenire dagli organismi a tanto deputati, ovvero le aziende sanitarie locali territorialmente competenti». Tanto si legge nel documento dell’unità di crisi e tanto abbiamo richiesto, in realtà già da qualche giorno. Siamo stati informati – spiega ancora il sindaco ai cittadini di Telese Terme - dell’ispezione operata dall’Asl di Benevento, restiamo in attesa di ricevere le risultanze di tale attività. Ad onor del vero avremmo preferito che la stessa fosse avvenuta precedentemente al trasferimento dei primi pazienti Covid.
Abbiamo chiesto di essere informati prontamente, tempestivamente, in maniera chiara, precisa e trasparente al fine di poter rispondere alle preoccupazioni, alle apprensioni e alle istanze provenienti dalla comunità che da sempre si contraddistingue per la sua accoglienza e generosità.
Riteniamo che si tratti di una richiesta dettata dal buon senso ma soprattutto dall'organizzazione dei servizi pubblici locali per la piena tutela della popolazione e dal necessario coordinamento dell'esercizio delle funzioni e delle competenze. Si pensi ad esempio alla vigilanza del territorio, alla raccolta dei rifiuti tenuto conto della particolare utenza e alla sanificazione delle aree di prossimità così come del resto è avvenuto, autonomamente, nella giornata di ieri. Non occorre ricordare che la struttura si trovi ubicata nel pieno centro cittadino.
Abbiamo inoltre richiesto che l’eventualità dei trasferimenti potesse andare a verificarsi solo in presenza di una evidente saturazione dei presidi ospedalieri pubblici, consapevoli che tale decisione non attenesse alle nostre competenze o responsabilità ma nello spirito di una collaborazione tra tutti i livelli istituzionali.
Ai cittadini, in queste settimane appena trascorse, sono stati chiesti enormi sacrifici, afferenti tanto alla sfera sociale che a quella economica. Ne è derivata una dimostrazione di grande responsabilità unita a manifestazioni di solidarietà che ci hanno reso quanto mai orgogliosi del ruolo che siamo stati chiamati ad interpretare in questo difficilissimo momento.
Rivendichiamo – conclude Carofano - con forza e decisione quanto è stato fatto ribadendo una volta di più la richiesta ad essere informati su tutto ciò che avviene o avverrà nel perimetro del territorio comunale".