Avellino

 “Abbiamo chiesto all’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati, alla direzione strategica, il riconoscimento economico di indennità ai lavoratori sanitari e sociosanitari, impegnati in prima linea nella lotta contro il Covid-19. Parliamo di reparti al Moscati come il pronto scorso, la rianimazione, il reparto di medicina interna, di pneumologia, e altre corsie dove operano tutti i lavoratori impegnati nell'assistenza ai malati di coronavirus. C’è un disagio per questi lavoratori sanitari, che rischiano ogni giorno”.

È la richiesta del Nursind rappresentato da Michele Rosapane, in favore del personale sanitario impegnato in settori in cui si fa assistenza diretta ai cittadini, oggi altamente esposto al contagio. 

“Serve un riconoscimento delle indennità contrattuali a tutti quegli operatori che oggi si trovano in prima linea a fronteggiare il Covid-19 sul fronte assistenziale, è giusto che le professionalità debbano anche essere riconosciute da un punto di vista economico, non siamo eroi ed angeli, siamo e rappresentiamo professionisti della salute, che si impegnano giornalmente a far fronte tutte le esigenze assistenziali”.

Continua intanto lo screening a tappeto sul personale sanitario in forza all'Asl di Avellino attraverso i test rapidi Su 107 test risultano positivi 6 operatori (già sottoposti a tampone). Proprio ad Avellino gli operatori della centrale operativa del Moscati hanno chiesto maggiori garanzie di sicurezza per le procedure di svestizione, che da qualche giorno sono state spostate i un container. Dal moscati fanno sapere che si è provveduto all’esecuzione di sanificazioni tre volte al giorno nel container e all’aggiunta di altri tre bidoni per la raccolta delle tute e dpi e da buttare dopo ogni intervento di soccorso prestato a persone sospette Covid, o infette.

Ma operatori e medici invocano comunque maggiore sicurezza, con ulteriori provvedimenti che possano servire per blindare il sistema di soccorso, i suoi lavoratori.