Ariano Irpino

"Con il cuore sanguinante e le lacrime agli occhi vi comunico che è morta suor Emilia. Vi chiedo di pregare e celebrare una santa messa in suffragio per una religiosa che ha dato tanto alla nostra Chiesa."

E' l'annucio tristissimo del Vescovo Sergio Melillo alla sua comunità. Antonietta Scaperrotta, per tutti Suor Emilia non ce l'ha fatta. Il suo cuore si è fermato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Moscati di Avellino. La speranza è finita. Chiesa di nuovo a lutto ad Ariano Irpino, dopo la scomparsa del decano dei sacerdoti don Antonio Di Stasio. 

Tutto è cominciato lo scorso 6 marzo. Una febbricola ma senza alcun segnale di affaticamento per oltre una settimana. Era tornata da fare la spesa in un supermercato, accusava brividi, ma non aveva tosse. Un influenza come ogni anno, nel passaggio di stagione. Questo è ciò che aveva pensato. Per una settimana la situazione era rimasta invariata. Mai avrebbe immaginato né lei né le altre sorelle a partire da suor Carmela a qualcosa di più serio, ad un contagio da coronavirus. Aveva assunto un medicinale per abbatterla, ma nulla. Febbre alta al mattino e pomeriggio, stanchezza e un leggero affanno. Da qui la preoccupazione e la prima segnalazione al 118. Contemporaneamente, dopo essere stata contagiata, si era sentita male anche Suor Gabriella. Febbre anche lei, fino a 39. Entrambe vengono trasportate in ambulanza al Moscati di Avellino lo scorso martedì 17 marzo. Le condizioni di Suor Emilia sono rimaste stazionarie e non gravi. Era stata trasportata in reparto e aveva fatto normalmente colazione al lunedì successivo al ricovero. Poi un improvvisa e grave crisi respiratoria a tal punto da doverla trasferire in rianimazione, in coma. Non si esclude che abbia potuto avere qualche contatto nei primi giorni di marzo.

Dolore all'interno dell'istituto di via Conservatorio dove si è pregato notte e giorno per le sorti della consorella. Una suora simbolo nella comunità arianese. A piangerla sono tante generazioni di famiglie che ora sapranno custodire gelosamente i suoi insegnamenti. 

Così ha inteso ricordarla Domenico Gambacorta:  "Quando suor Maddalena Ciccarelli, dieci anni fa, mostrò, con legittimo orgoglio, il nuovo edificio scolastico del Conservatorio, suor Emilia Scaperrotta ci sussurrò nell’orecchio gli enormi sacrifici che tutte le suore avevano fatto per realizzare quel progetto. Lo fece con un sorriso e tanta discrezione. Ora Suor Emilia non potrà essere più il punto di riferimento di intere generazioni di giovani arianesi.Resta nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuta e apprezzata. A Dio Sorella."