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La Gepos precisa: “E’ in discussione la difesa di un principio, quello della solidarietà. Ognuno è chiamato a compiere il proprio dovere”.
Nota della Gepos in merito alla possibilità di accogliere pazienti nell'emergenza Coronavirus:
"In merito alle ultime, fuorvianti e gravi comunicazioni apprese la Casa di Cura Gepos è chiamata doverosamente, suo malgrado, a precisare quanto segue:
La Casa di Cura non lucra. Le disposizioni sono regionali: la Gepos decide le cure da prestare non i pazienti da assistere. L’emergenza richiede solidarietà, impegno, non blocchi. La sicurezza è garantita dalle misure di prevenzione obbligatorie.
Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dispone. La clinica non decide in autonomia, il suo personale sanitario esegue e lo sta facendo dimostrando abnegazione e senso di responsabilità, enormi e commoventi.
La Gepos opera nel comune di Telese Terme da anni, servendo i suoi abitanti, a vantaggio del territorio, dei pazienti, in uno scambio reciproco e proficuo.
Tutte le comunicazioni ufficiali sono di competenza istituzionale, regionale e provinciale.
È in discussione la difesa di un principio: quello della solidarietà. E la Gepos lo sta facendo, non utilizzando altri, ma con fatica e rischio dei dipendenti e dei proprietari stessi. Basti pensare alla direttrice, l’anestesista e rianimatore, la dottoressa Marcella De Vizia, che sarà impegnata in prima linea, da qui alla fine dell’emergenza.
Le illazioni, la paura non fanno il bene di nessuno. Restiamo umani e uniti. Ognuno di noi potrebbe avere bisogno delle cure dell’altro. Noi siamo pronti a fare il nostro dovere. Voi fate il vostro: responsabilità individuale di prevenzione e civica di mutuo soccorso".