L'esigenza è sempre la stessa: contenere i rischi di contagio. Ecco perchè il sindaco di Paduli, Domenico Vessichelli, ha adottato una ordinanza con la quale, vista “la grave situazione emersa a Villa Margherita”, una struttura che a “tutt'oggi frequentano per motivi di lavoro persone di Paduli”, obbliga all'isolamento fiduciario per 14 gioni tutti gli individuai che dal 10 marzo sono stati ricoverati o hanno frequentato il centro riabilitativo”.
E ancora: “Tutti i soggetti che prestano la propria attività lavorativa a Villa Margherita sono obbligati esclusivamente ad avere spostamenti da e verso il luogo di lavoro, senza alcun contatto sociale con il territorio. Tutti loro familiari conviventi sono obbligati ad osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, salvo che gli stessi lavoratori non fissino un nuovo domicilio in cui dovranno abitare singolarmente”.
“Non è comprensibile – spiega Vessichelli - come sia stata concessa la possibilità agli operatori socio sanitari che lavorano nella struttura e sottoposti a tampone a titolo precauzionale, di poter avere la libertà di muoversi sui territori. Lasciando alla sensibilità e alla professionalità degli stessi di limitare i contatti sociali. Comprendo i protocolli, la burocrazia, la corretta interpretazione delle norme, ringrazio i vertici dell'azienda sanitaria e ospedaliera di Benevento che stanno gestendo in maniera esemplare l'emergenza, ma se domani i tamponi dovessero avere esito positivo saremmo noi sindaci a dover dare spiegazioni ai nostri concittadini di non aver fatto abbastanza per tutelare la loro salute”.