Ariano Irpino

"In questo periodo di emergenza così grave ed inimmaginabile nelle sue dimensioni, in cui tutti, non avendo molto altro da fare, continuano ad invadere i social di commenti ed esternazioni, spesso inesatte e frutto della comprensibile emotività del momento, anche noi sentiamo la necessità di esprimere le nostre opinioni." E' quanto scrive in una lettera il responsabile del pronto soccorso Silvio D'Agostino, dopo aver gestito con grande spirito di sacrificio l'emergenza sanitaria che ha colpito per primo proprio il presidio da egli diretto. E' rimasto in silenzio fino ad oggi, non ha sottoscritto documenti ed ora ha deciso di mettere nero su bianco questa sua riflessione.

"Fin dal primo momento, anche nel triste periodo di chiusura del pronto soccorso, con personale dimezzato dalle quarantene, ci siamo impegnati con tutte le nostre forze per contribuire in prima persona, come è nostro dovere, a garantire assistenza sanitaria a tutta la popolazione. Pur nella emergenza nazionale di reperire i Dpi, abbiamo finora lavorato con difficoltà, ma in sicurezza e abbiamo creato zone filtro (pre-triage in tenda, triage interno, area di isolamento in pronto soccorso) per garantire percorsi selezionati per la sicurezza dei pazienti e degli operatori peraltro già molto difficile in una zona rossa. La vera emergenza che abbiamo tuttora è quella dei pazienti sospetti o covid, ma cerchiamo di assicurare anche tutte le altre emergenze (infarti ecc). 

L'unica cosa che mi preme dire - afferma D'Agostino -  è che siamo stanchi di leggere comunicati, esternazioni sui social ecc che non fanno altro che alimentare insicurezza nella popolazione e nei suoi pazienti, fornendo spesso un'immagine diversa dalla realtà. 

In questo momento c'è solo l'esigenza di rimboccarsi le maniche e tutti (cittadini,operatori sanitari di tutto il presidio, organi di stampa) devono dare il loro contributo con serietà e impegno, come noi stiamo facendo in serenità ogni giorno. 

Non ci sembra il momento di sollevare polemiche, ora contro il pronto soccorso, ora contro la direzione aziendale e sanitaria, E' il momento - conclude D'Agostino - di stare uniti con atteggiamento costruttivo e lavorare giorno e notte come stiamo facendo. E se resteremo uniti ce la faremo." Ed è questa la prima lettera che ci giunge con tanto di firma da chi ha inteso metterci la faccia in questo momento particolarmente difficile.