Il Governatore De Luca a tutto campo in diretta su Facebook sulla situazione della Campania:

"E' una guerra, e c'è chi si diverte a diffondere fake news, o a filosofizzare sullo stato di diritto in questo momento. Qualcuno vuol dibattere di tutela della privacy: incredibile.
Ci sono protagonismi inutili e patetici sui territori, ma per fortuna c'è anche un movimento di generosità e senso civico, di volontariato, incredibile, a cominciare dal personale medico e sanitario per cui dovremmo avere gratitudine negli anni. Questi non hanno tempo di fare dibattiti teorici: devono fare i conti coi problemi in tempo reale. Qualcuno invoca modello Corea: è una balla quella dei tamponi a tutti, controllo epidemia lì non è avvenuto per tamponi, ma per il fatto che in Corea, lì sì, sono stati controllati i cittadini uno ad uno coi sistemi informatici, controlli telefonici, carte di credito. Una cosa pericolosa, esagerata: ma quello è il modello Corea.

Noi dobbiamo tenere i nervi saldi: il problema c'è ed è drammatico finché non sarà risolto definitivamente, fin quando arriviamo a conclusione del cammino. Governo sta facendo lavoro importante: qui in Campania prese in anticipo misure più rigorose del Governo, in anticipo.
Non voglio dare lezioni. Abbiamo fatto ciò che si riteneva utile.
So che il momento è difficile: ma bisogna avere fiducia, la battaglia non si vincerà a brevissimo, ma sarà vinta. Sarà vinta prima se si rispettano le regole.
Dobbiamo stringere i denti.

Qualche giorno fa ho lanciato un forte appello al Governo sulle difficoltà della Campania e sulle forniture che non arrivano. Alcune volte necessario alzare la voce: abbiamo il dovere di dire la verità quando i problemi emergono e dobbiamo parlare chiaro in tempo utile, non fa niente se qualcuno si prende collera. Abbiamo verificato l'emergere di criticità pericolose: sempre detto a tanti ministri ed esponenti di governo che abbiamo due emergenze. La prima e assoluta è la Lombardia: chi non si sente solidale alla Lombardia non merita di dirsi italiano, la tragedia della Lombardia è una priorità. Ma c'è una seconda priorità: evitare che l'epidemia esploda anche nel sud. Se accade non avremo neanche possibilità di aiutare Lombardia e il Nord e sarà una tragedia per l'Italia. Dobbiamo dare aiuto prioritario a nord, ma dobbiamo fare in modo che non esploda il problema qui.

Senza imbarazzi abbiamo detto che alcune cose non andavano: perché oggi abbiamo il tempo per correggerle. Ho verificato quanto detto due giorni fa: le ha ripetute Domenico Arcuri, commissario di onestà intellettuale comprovata, che ha fatto operazione verità. E lo ringrazio. So che c'è problema anche a Roma, ma basta dirmelo. Basta dire “non ce la facciamo”.
Lunedì notte mancavano mascherine da destinare a operatori 118: abbiamo avuto la preoccupazione che se queste forniture non arrivavano avremmo dovuto mandare medici e infermieri su ambulanze senza. E abbiamo voluto porre il problema. Non siamo interessati a dare i voti. Siamo interessati a risolvere i problemi. Dovevano arrivare due carichi di mascherine lunedì, arrivate solo mercoledì notte, un quantitativo tale che basta per mezz'ora. Ieri arrivata fornitura di mascherine P3 e per la prima volta tute e visiere. E' la prima fornitura di materiale. Ringrazio, ma mi auguro sia solo l'inizio.

Per mascherine chirurgiche siamo autonomi, le facciamo produrre noi. Le forniture di P2 e P3 non arrivavano. Se lo dico così sono convinto di dare un aiuto al Governo e ai miei concittadini parlando chiaro, per contenere il possibile disastro del sud e della Campania.
Parlo chiaro perché le persone hanno fiducia in quello che dico, perciò parlo un linguaggio di verità. Non c'è nessun conflitto: devo tutelare tutti, tranne sciacalli.

In Corea problemi creati da associazione religiosa che ha come motto “Curarsi è un peccato”. Abbiamo avuto emergere di varie sette pseudo religiose e predicatori vari, varia umanità, accomunate dalla tendenza di fare ammucchiate assembramenti per parlare chi con il Signore chi con altri senza domandarsi se il Signore abbia voglia di ascoltarli.

Forniture arrivate ieri: quella dotazione dura 8 ore negli ospedali, mi auguro sia solo l'inizio. Non abbiamo mai avuto tute o visiere, ci sono arrivati 7 ventilatori, 10 giorni fa mi era stato garantito sarebbero arrivati 225 ventilatori e 621 caschi. Protezione Civile ci ha inviato 552mila mascherine di questo tipo (quelle tipo panno swiffer ndr), che non servono a niente. Viene da ridere, sono ottime per pulire occhiali, ma negli ospedali...lasciamo perdere.

Per quanto attiene alla Campania: si può pensare che ci possano non essere problemi con questo tsunami? Segnalateci i problemi. Siamo a disposizione dei sindaci, ma dobbiamo sapere che sarebbe da stupidi immaginare che tutto possa andare bene, stiamo facendo una corsa contro il tempo.


C'è chi pensa a fare speculazioni politiche: noi dobbiamo combattere contro due nemici, il virus e i portaseccia, diconsi portaseccia soggetti dotati di poteri oscuri, gente che sta male se le cose vanno bene o se non ci sono problemi. Quando ho detto collasso si sono eccitati: hanno un buco nero nelle orecchie che impedisce la fuoriuscita del pensiero. Se arrivano forniture il problema è governabile, ma devono arrivare. Numeri? 1454 contagi, 101 in terapia intensiva, ricoverati 448 concittadini, più quelli in isolamento domiciliare. Eravamo fino alle 23 di sera sugli 80 -85 poi sono arrivati i dati di 52 persone anziane di una casa di riposo di Sant'Anastasia contagiati. Siamo in linea coi dati previsti. Algoritmo prevede 1721 contagi per domenica, 223 ricoveri in terapia intensiva, 443 ricoveri in ospedale. Noi lavoriamo su questi numeri per essere pronti: poi ci può essere scarto, ma noi lavoriamo su questo, governiamo il problema se abbiamo capacità di prepararci. Questo è il lavoro ossessivo che stiamo facendo.


Secondo le previsioni il picco è alla fine della prima settimana di aprile, essere pronti quando avremo più di 3mila contagi e ce la possiamo fare se tutti fanno la sua parte. Garantisco ai concittadini che ce la facciamo al netto delle forniture che devono arrivare da protezione civile e Consip.

In Campania abbiamo fatto un miracolo. Meno male che tre mesi fa fatto concorso per assumere 800 infermieri. Siamo sottodimensionati per personale: assunti altri 419 infermieri, 188 operatori socio sanitari, 104 medici e abbiamo una carenza di anestesisti. Due arriveranno dalla Germania. Più 160 nuovi medici che stanno facendo le scuole di specializzazione. Abbiamo assunto in anticipo decisioni volte al controllo del contagio: questo ci ha aiutato.

Terapia Intensiva: fatto corsa contro il tempo. Corretto dati sfalsati in possesso del ministero che ci dava 800 posti di terapia intensiva, non ci sono, avevamo 335 posti in terapia intensiva, la metà dedicate al covid. In queste ore stiamo lavorando per arrivare sotto i 200 posti in terapia intensiva. Stiamo lavorando su una previsione di 350 posti di terapia intensiva.

 

Evoluzione: verso il 3 – 5 aprile ci aspettiamo di raggiungere situazione piatta. Se arrivianmo a questo dato stabile dopo una settimana comincerà la curva discendente. Quindi la corsa è essere pronti da qui a dieci giorni.

Ospedali dedicati: lo stiamo già facendo, a Napoli col Loreto Mare, tutto dedicato al coronavirus, stessa cosa a Scafati, a Salerno, a Bosco Tre Case, al Moscati, alla Federico Secondo, Maddaloni.

Isolamento domiciliare: dobbiamo incrementare assistenza domiciliare e collocamento a casa dei pazienti. Cercheremo di fare questo sforzo, ma non possiamo smantellare i distretti, ci sono servizi che dobbiamo mantenere. Non possiamo prenderci tutte le terapie intensive anche chirurgiche: avremo pazienti che hanno ischemie, ictus, politraumi. Non possiamo fare che li salvi da un lato e li perdi dall'altro.

Con accordo con medici di medicina generale e 3mila posti in cliniche private abbiamo valvola di sfogo importante. Non succederà quel che è accaduto a Bergamo e Brescia.

Tamponi: abbiamo 10 laboratori attivi per dare risultati entro 24 ore e lavorare almeno 2mila tamponi al giorno. Ma anche in questo caso, non è che la moltiplicazione dei tamponi risolve il problema. Il problema lo risolve lo stare a casa. 

Daremo mascherine a chi è a casa coi familiari: faremo di tutto per tutelare i nostri concittadini. 

Procedono i lavori per realizzare un ospedale vero, seppur in strutture prefabbricate. Qui 120 posti letto di terapia intensiva. 

Alla fine resteranno i risultati, non le chiacchiere. Dobbiamo gestire forze ed energie per arrivare fino in fondo, ma c'è un problema di tenuta psicofisica, persino nervosa del nostro personale. Dobbiamo stringere i denti: non possiamo consentirci momenti di depressione o di sconforto. Io credo che andrà bene se tutti faranno la propria parte