La strada vero le Olimpiadi di Tokyo era stata percorsa da Luca Curatoli nel migliore dei modi. Lo sciabolatore napoletano, uno dei migliori tra Mondiali, Europei e Coppa del Mondo, era una delle carte da medaglia per la spedizione italiana. Il rinvio però non ha abbattuto il forte atleta campano che ha analizzato il momento con serenità spiegando anche quanto era avvenuto quattro anni or sono.
“Ero qualificato fino ai giochi di Rio de Janeiro fino a poche settimane prima, avevo solo 21 anni e sarebbe stato un sogno. Nel rush finale, dato che i posti disponibili erano solo due, fui superato dal vice campione olimpico di Londra 2012 Diego Occhiuzzi che volò in Brasile. Fu una grande delusione sportiva, ma ci poteva stare perché era legata a dei risultati. Se adesso le Olimpiadi fossero state cancellate sarebbe stata una vera e propria mazzata, la più grande delusione possibile. Per fortuna, invece, sono state spostate nel 2021, la scelta più logica visto il momento difficilissimo che il mondo vive”.
Decisione giusta per lo schermidore azzurro che spiega i motivi e come vive gli allenamenti al tempo del coronavirus. “Alcune nazioni non si stanno allenando, sarebbe stato ingiusto fare i Giochi Olimpici con atleti che partivano svantaggiati rispetto ad altri. Eravamo molto vicini, mancavano solo sei mesi. Allenarsi a casa non è semplicissimo, sono stato colto in contropiede. Per allenarmi mi arrangio, i pesi sono le cassette d’acqua e gli asciugamani sono diventati tappetini. Ho appeso la maschera nel corridoio di casa e do qualche colpo per mantenermi in allenamento. In questo periodo bisogna solo fare mantenimento”. Grosse difficoltà che andranno superate perché Tokyo resta un sogno da realizzare.