Nuovi medici e infermieri per sostenere l’ospedale Moscati nei giorni dell’emergenza Covid-19. Arriveranno il primo aprile 50 nuove unità infermieristiche e due nuovi anestesisti per aiutare il personale, in campo per fronteggiare gli accessi a raffica. I numeri parlano chiaro: oltre il 50 per cento dei malati coronavirus sono ricoverati tra Moscati e Cotugno di Napoli.
Lo annunciano il manager del Moscati Renato Pizzuti e il direttore Rosario Lanzetta, che restituiscono i numeri di ricoveri ed esigenze del polo irpino.
“Stiamo assorbendo un sovraccarico di ricoveri - spiega Pizzuti -. Ci sono delle ovvie difficoltà lavorative che si riflettono in termini di possibilità di accoglienza. Siamo il secondo ospedale per numero di ricoveri. Per restituire il quadro complessivo degli accessi Covid: la somma dei nostri e quello del Cotugno rappresenta oltre il 50 per cento dei ricoveri coronavirus in Campania.
Voglio ringraziare tutto il personale che sta dando l’anima in questa guerra. Ma voglio anche rassicurare l’utenza sui servizi che vengono comunque garantiti in ospedale. Parlo della rete dell’emergenza: dal pronto soccorso, alla neurologia, traumatologia e cardiologia interventistica come la rete dell’oncologia. Il Moscati resta il punto di riferimento efficace per gli irpini”. Dal canto suo il direttore Rosario Lanzetta spiega: abbiamo 107 persone ricoverate, di queste 67 sono positivi al Covid. Ora l’emergenza da affrontare è la carenza di ventilatori e respiratori. Intanto su 5 pazienti covid stiamo utilizzando, come da protocollo col Cotugno e Pascale, il tocilizumab. Si tratta del farmaco antireumatoide che sta dando nuove speranza di cura per le polmoniti gravi. Ci auguriamo che questa emergenza presto finisca. Serve ridurre, bloccare la catena del contagio”.