Con decreto del 21 marzo il presidente del Tar Campania Napoli ha accolto la richiesta di sospensione della misura della permanenza domiciliare per 14 giorni, presentata da un cittadino salernitano che ha motivato ai Carabinieri con l’autodichiarazione di essere andato ad accudire la propria madre affetta da gravi patologie. I giudici hanno chiarito che resta fermo l'ordine di restare a casa per evitare la diffusioone da coronavirus, ma hanno aggiunto che "esistono motivi di necessità che non possono essere limitati da alcun provvedimento amministrativo".
Secondo gli avvocati Oreste Agosto e Stefania Forlani, che hanno rappresentato la persona, sarebbe stata applicata "immotivatamente la misura della permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni, con divieto di contatti sociali e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza". Il Tar ha accolto il ricorso cautelare.
La motivazione dei giudici amministrativi si basa su certificati medici che hanno dimostrato "che la fattispecie corrisponde a quanto previsto dall’ordinanza n. 15 del 13/3/2020 con la quale viene consentito “esclusivamente spostamenti temporanei ed individuali, motivati ... da situazione di necessità...correlate ad esigenze primarie delle persone...”. La motivazione del Tar, dal punto di vista giuridico sottolinea che “la tutela cautelare possa essere modulata con soluzione, nel caso, in grado di contemperare l’esigenza primaria esposta dal ricorrente” appunto per accudire la propria madre.
"Siamo soddisfatti di aver potuto espletare la nostra funzione legale per una giusta causa. Ribadiamo che tale principio giurisdizionale si applica esclusivamente ai casi di comprovate necessità indicate dalla ordinanza regionale. Invitiamo tutti i cittadini a rispettare le regole e restiamo tutti a casa", il commento dei legali Agosto e Forlani.