La minoranza consiliare di Guardia Lombardi torna alla carica: certi di avere i numeri per bocciare il rendiconto finanziario in occasione dell’assise convocata dal sindaco facente funzione Caterina Boniello e decretare la fine della consiliatura, i consiglieri Luigi Rossi, Vito Luongo e Francantonio Rossi si sono ritrovati invece in condizioni di disparità.
A fare da ago della bilancia questa volta è stato l’ex consigliere comunale di minoranza Angelo Salvatore, impegnato in un giro di valzer fra maggioranza e opposizione, che in occasione della seduta di ieri ha consentito all’esecutivo Boniello di approvare il documento e resistere alle richieste dell’opposizione. Il braccio di ferro fra la compagine di governo e il gruppo di Rossi riprende tutta la sua carica, nonostante la breve tregua registrata con la scomparsa del compianto sindaco Di Biasi.
I consiglieri di opposizione rilanciano gli attacchi e auspicano il commissariamento dell’ente, fino a nuove elezioni previste per il 2016. “L’ex maggioranza consiliare invece di prendere atto di non avere più i numeri e dare, nuovamente parola al popolo sovrano, ha pensato bene di fare campagna acquisti tra i consiglieri di minoranza ed ha “comprato”, non si sa a quale prezzo, colui il quale loro stessi avevano apostrofato in campagna elettorale come un faccendiere da evitare” si legge in una nota congiunta.
“Evidenziamo che l’attuale quadro politico-amministrativo dell’Amministrazione del Comune di Guardia è palesemente rappresentato da una ex maggioranza sempre più interessata alle proprie “cosucce personali”, pronta a sacrificare il proprio paese per gli interessi personali di alcuni consiglieri a discapito dell’interesse della comunità tutta. La sintesi di questi quattro anni è, insomma, fatta di interessi e fallimenti, con una minuta frangia di consiglieri in perenne campagna elettorale”.
La comunicazione annunciata dal sindaco relativa “alla grande evasione registrata nelle casse comunali per Imu e Tari” ha acceso un dibattito mai del tutto assopito. “Noi, invece, continueremo a lavorare con umiltà e serietà, abbiamo avviato e continueremo una fase di ascolto delle categorie sociali ed economiche e saremo pronti a recepire i problemi della gente cercando di dar loro delle soluzioni fattibili nonostante l’inerzia dell’ex maggioranza comunale. Non si può pensare di “gestire” una comunità soltanto con l’inciucio, la diffamazione, le chiacchiere e la campagna acquisti”.
I tre consiglieri in particolare, sollevano l’assenza di un piano per il lavoro e di un progetto di sviluppo su ambiente, turismo e artigianato. Non solo. Denunciano la scomparsa del forum dei giovani e del servizio Informagiovani; il fermo del museo della civiltà contadina, e l’assenza di un progetto per le rinnovabili, “che è stato certamente il settore che stava conoscendo una crescita sostanziale e creava opportunità di lavoro e di guadagno sul territorio, regalato al Comune di Teora”.
Elisa Forte