Quindici

«Occorre liberare l’entusiasmo, le energie, le volontà e le idee, che negli ultimi anni sono state represse da una gestione amministrativa unilaterale e poco democratica». E’ con questo spirito che il neo sindaco di Quindici, Eduardo Rubinaccio, si lancia ufficialmente nell’ardimentosa sfida amministrativa finalizzata, a suo dire, «a rinnovare e riammodernare la macchina comunale».

Questa mattina, Rubinaccio ha giurato sulla Costituzione avviando il suo mandato quinquennale come primo cittadino. «Sono emozionato ma allo stesso tempo consapevole di non aver vinto alcun ‘premio’: c’è tanto lavoro da fare, ma sono fiducioso rispetto ai risultati che otterremo», ha puntualizzato la fascia tricolore.

Nessuna novità rispetto agli assessorati e alle deleghe. Le anticipazioni di Ottopagine sono state tutte confermate. A tenere banco, piuttosto, l’assenza (a dire il vero, annunciata) del sindaco uscente Liberato Santaniello. La poltrona vuota tra Franco Grasso e Salvatore Grasso (gli altri due rappresentanti della minoranza) è stata, forse, l’oggetto di maggior discussione fra i cittadini accorsi in Municipio per assistere al primo civico consesso dell’era Rubinaccio.

Nel suo intervento, però, il neo sindaco di Quindici non ha mai menzionato il cugino avversario. Ha lanciato, invece, un chiaro messaggio ai dipendenti comunali: «Tutti saranno chiamati a formarsi per far meglio il proprio lavoro di modo che non vi siano uffici che si basano sull’impegno di uno o di pochi, ma tutti possano dare il proprio contributo alla vita amministrativa». Un altro passaggio importante del suo discorso programmatico Rubinaccio lo ha riservato ai fondi europei: «Faremo tutto ciò che è in nostro potere per intercettare i finanziamenti, creando reti e sinergie con gli altri comuni del Vallo e le Istituzioni sovracomunali».

E sulla trasparenza amministrativa la fascia tricolore ha precisato che «si farà in modo che i cittadini possano partecipare, prima e non dopo, nelle scelte che saranno assunte da questa Amministrazione nell’interesse della comunità». Infine, due proposte particolarmente rilevanti che riguardano la gestione del ciclo rifiuti e lo sviluppo urbanistico: «Rivedremo il rapporto con la società Irpiniamente, i cui costi esorbitanti gravano sulla cittadinanza e sull’Ente. Una volta definita la questione della proprietà, abbiamo intenzione di mettere in vendita una larga porzione degli alloggi Erp privilegiando le famiglie che attualmente li occupano».

 

Rocco Fatibene