Avellino

Novantanove persone positive al Covid-19 e un altro decesso. Ora sono sei i morti in Irpinia., a cui si aggiunge il decesso di pochi giorni fa avvenuto al Moscati di un uomo di Napoli.

Sale ancora in numero di contagi - ieri altri quattordici – e sono sempre di più i medici e infermieri ad ammalarsi per assistere e salvare.

Solo ieri si sono registrati sei professionisti positivi, tutti impegnati nel servizio del 118 del “Moscati”, tra questi un altro medico anestesista originario di Sant'Angelo dei Lombardi. Altri due operatori, sempre impegnati nella rete dell’emergenza, erano risultati positivi al test, come un medico anestesista di Monteforte Irpino.
E si registra la sesta vittima ricoverata con Covid-19. Ieri pomeriggio è spirata una donna di 80 anni di Villanova del Battista. Era ricoverata nell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
La donna nella prima fase di assistenza era stata sistemata e assistita al Frangipane, poi è stata trasferita nel nosocomio casertano. Il sindaco Raffaele Panzetta racconta il dolore patito in paese per un lutto che addolora ogni famiglia. "Siamo distrutti", commenta la fascia tricolore.
A Livorno, invece,  solo poche ore prima ieri era morto un ingegnere 54enne di Avellino. Fino a quando non è risultato positivo al Coronavirus sarebbe stato in buone condizioni.

I numeri intanto restituiscono un quadro impietoso per la provincia di Avellino. Dei sette tamponi processati al Moscati ieri altri operatori del 118.  Tra loro un medico. Una vera e propria escalation di contagi. Tre risiedono ad Avellino, uno a Mercogliano. Ancora uno per Sant’Angelo dei Lombardi e uno per San Michele di Serino. Sono tutti operatori in servizio al “Moscati” e in attività presso il 118. L’infermiere di San Michele di Serino è un ex consigliere comunale.  Lo stesso operatore del 118 di San Michele ha voluto parlare in un videomessaggio alla sua comunità spiegando che le sue condizioni sono buone e che è in auto isolamento dallo scorso dieci marzo.
Intanto al Moscati di Avellino si lavora a ritmo serrato per riassettare la palazzina Alpi per accogliere i pazienti Covid. Si tratta di lavori per allestire 52 posti letto nella palazzina Alpi (30 di terapia intensiva, 22 di sub-intensiva), i pazienti Covid-19 sono sparsi in diversi di reparti del Moscati tra quello di Rianimazione, Medicina d’urgenza, Pneumologia, Medicina interna, Unità fegato e nel reparto di Malattie infettive.