Dalla Avio Aero di Pomigliano d’arco, dopo le polemiche e le agitazione dei lavoratori che hanno indetto uno sciopero per le precarie condizioni di sicurezza in fabbrica sul contagio, arriva la rassicurazione sul rispetto delle normative.
''La salute e la sicurezza dei dipendenti - affermano i vertici della Avio Aero - hanno la massima priorità per l'azienda ed in tutti gli stabilimenti sono state applicate le normative: laddove l'attività lavorativa imponga di lavorare a distanza interpersonale inferiore a un metro, i lavoratori sono provvisti dei Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) necessari (mascherine). L’azienda ha messo in atto in modo rigoroso tutte le misure previste dal Protocollo firmato da Governo e parti sociali per contrastare il contagio da Coronavirus sui luoghi di lavoro - si legge ancora in una nota dell'azienda - Avio Aero è rammaricata per la mancata partecipazione della FIOM-CGIL e FAILMS al sopralluogo relativo all'applicazione delle misure previste dal Protocollo, che la stessa azienda ha organizzato nella giornata di lunedì 16 marzo, presso lo stabilimento di Pomigliano d'Arco. L'iniziativa alla quale hanno partecipato le altre sigle sindacali, si è rivelata un prezioso momento di confronto e collaborazione sulle misure di precauzione e prevenzione adottate dall'azienda. L’Avio Aero avrà un ''ruolo chiave'' nell'attività motoristica in alcune funzioni essenziali per le forze armate in questa fase di emergenza da Coronavirus, come il trasferimento di pazienti da un ospedale ad un altro, come avvenuto nei giorni scorsi, o per l'aiuto sanitario, così come per le componentistiche degli aerei ad uso civile che consentono la movimentazione e l'approvvigionamento rapido di beni di prima necessità”