Napoli

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Napoli, Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati nel corso di un incontro che si è svolto oggi con il prefetto Marco Valentini, hanno consegnato un documento nel quale sottolineano le criticità che i sindacati hanno ravvisato in questa fase emergenziale. I rappresentanti dei lavoratori hanno evidenziato quanto sia fondamentale garantire la salute dei lavoratori impegnati nei servizi e nelle produzioni indispensabili al Paese e il reddito di coloro che sono interessati da sospensioni o cessioni delle attività. “Riteniamo utile e necessario - hanno precisato i tre segretari generali - che la Prefettura, in quanto rappresentanza territoriale del Governo a sua volta firmatario dell’intesa nazionale fra le organizzazioni sindacali e parti datoriali del 14 marzo scorso, si faccia parte attiva nel promuovere la corretta attuazione e soprattutto nell’azione di sollecito alle aziende e nel vigilare sui comportamenti eventualmente difformi, anche costituendo appositi momenti periodici di verifica territoriale. Permane - hanno precisato - una persistente carenza di DPI (maschere, guanti, tute) che è particolarmente grave per i lavoratori in prima linea a partire da quelli della sanità, dei servizi e degli appalti connessi (pulizia ospedaliera, sanificazione, mense, vigilanza privata etc). Anche in altri servizi essenziali quali servizi di igiene ambientale, trasporto pubblico locale, grande distribuzione, poste, banche, logistica etc registriamo una diffusissima carenza nella disponibilità di DPI e nella efficacia di una effettiva sanificazione degli ambienti di lavoro. Nei settori produttivi registriamo alcune difficoltà ad una corretta applicazione degli accordi in merito di distanziamento e di DPI. In particolare si segnala il settore dei call center, delle manutenzioni nel settore dei trasporti, della logistica, dei cantieri edili etc. In molti Comuni, nella definizione dei servizi indispensabili, si è fatto coincidere tali servizi con quelli garantiti in caso di sciopero. Tale scelta non è sempre giustificata e finisce per limitare il numero dei lavoratori autorizzati allo smart working. Sarebbero necessarie in materia direttive precise e stringenti tese a garantire i servizi davvero indispensabili”.

Sarebbe necessario, secondo il sindacato, “predisporre appositi servizi di controllo alle fermate dei Bus dei servizi di TPL” e che “le forniture di DPI per i lavoratori dei servizi essenziali siano assicurati con priorità immediatamente successive a quelle per gli operatori sanitari provvedendo anche attraverso la Protezione Civile, appositi percorsi di approvvigionamento per le aziende”.

Il prefetto, da parte sua, ha dato la più ampia disponibilità a “sviluppare ogni utile a garantire la tutela della salute dei lavoratori e l’efficacia delle misure adottate. A tal proposito, qualora fosse necessario, il prefetto ha dato disponibilità ad ulteriori momenti di verifica e confronto.”

In precedenza, Schiavella, Tipaldi e Sgambati hanno incontrato in videoconferenza il vicesindaco del capoluogo partenopeo, Enrico Panini, rappresentando le preoccupazioni e le difficoltà che, in questi giorni, stanno interessando i lavoratori impegnati nei servizi essenziali del Comune e delle aziende partecipate, a partire dalla carenza dei dispositivi di protezione individuale. Il vicesindaco ha ringraziato ed espresso il suo apprezzamento per i lavoratori e ha messo a disposizione un ‘filo diretto’ tra l’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali di categoria per la segnalazione di eventuali carenze e fabbisogni. Il Comune, ha ribadito Panini, sta provvedendo a garantire il reddito ai lavoratori impegnati nei servizi comunali attualmente chiusi, a partire da quelli di Napoli Servizi e dagli lsu, a favorire il ricorso più ampio possibile al lavoro agile e si è impegnato a convocare rapidamente i rappresentanti per la sicurezza dei dipendenti comunali.