di Massimo Abbatecola
(psicoterapeuta cognitivo-comportamentale)

La minaccia del Coronavirus sta affliggendo il mondo intero, in questo momento l’Italia in particolare. L’obbligo di restare confinati in casa per evitare la diffusione senza controllo del virus è condivisibile ma allo stesso tempo impegnativo.

Il tutto accade poi in un periodo dell’anno in cui le giornate soleggiate cominciano a rievocare tempi di primavera e passeggiate all’aria aperta. L’aria comincia ad essere frizzante e si sente il canto dei primi uccelli.

Ed invece siamo capovolti, tutti esposti alle preoccupazioni da contagio, all’ansia della malattia, alla diffidenza verso gli altri, alla tristezza per la perdita di libertà che fino a poco fa ci sembravano scontate. E i meccanismi psicologici alla base di un isolamento forzato sono complessi ed estremamente variegati e soggettivi. Ad esempio un’emozione come la noia può fare da innesco ad una serie di pensieri rimuginativi che tendono ad avere un effetto importante sul nostro tono dell’umore. Appare cruciale dunque riorganizzare la giornata in modo da creare nuove routine e abitudini.

Ecco quindi un decalogo da tenere in considerazione per vivere al meglio questo periodo di isolamento:

1) Lavorare in modalità smart working, laddove possibile

2) Pianificare la giornata creando nuove routine.

3) Ascoltare un telegiornale di mattina e uno di sera, evitando di lasciare la televisione costantemente sintonizzata sul problema.

4) Non passare la giornata pensando costantemente al problema virus o alle limitazioni che esso ci impone.

5) Non anticipare la minaccia dell’evento “coronavirus” rispetto al mondo; è sconosciuta ad oggi anche ai massimi esperti per cui il tentativo di capirne l’evoluzione è solo controproducente in termini di aumento di ansia e preoccupazione.

6) Impiegare il tempo in tutte quelle attività che nella frenesia del quotidiano lasciamo da parte: rispolverare un vecchio hobby, prendersi cura di sé.

7) Sperimentare le possibilità del multimediale, cercando colmare il più possibile le distanze attraverso l’utilizzo di videochiamate.

8) Non eccedere in una singola attività (vedere Serie Televisive, social Network o videogiochi) ma diversificarle il più possibile.

9) Fare attività fisica anche in casa

10) Passare più tempo possibile con i propri figli: se c’è una cosa buona in questa situazione è che raramente ci capita l’occasione di passare tanto tempo in casa con i nostri figli. Organizzate giochi creativi, proponete un gioco della vostra infanzia, raccontate episodi della vostra vita, guardate un cartone e commentatelo insieme. Mostriamoci sereni e sicuri e loro probabilmente saranno gli unici a serbare in cuor loro un bel ricordo di questo periodo.

11) Ritrovatevi con la famiglia o con il partner: sono coloro che poi vi ritrovate seduti accanto sul divano in un periodo del genere.

12) La resilienza, ovvero la capacità di affrontare un periodo di difficoltà, spesso risiede nel riuscire a modificare l’interpretazione dell’evento stesso. Diamo perciò a questo periodo un senso di famiglia, di riposo, di ritrovarsi, di migliorarsi in qualcosa. Cogliete questo attimo diverso.

E’ cosi che andrà tutto bene.

(Elaborazione grafica Annalisa De Vito)