Il buonsenso da applicare per un rinvio dell'Europeo e la possibilità di un campionato su due stagioni. È quanto delineato dal presidente FIGC, Gabriele Gravina, nell'opera di ricalendarizzazione per l'emergenza coronavirus: "Tutti vorremmo chiudere il campionato entro l'estate, ma a oggi è difficile fare previsioni. - è quanto affermato dal massimo dirigente federale - Vogliamo programmare con l'idea più ottimistica possibile, ovvero portare a termine i vari tornei. Non escludo nulla".
Per il campionato di Serie A si passa dalla "non assegnazione del titolo, all'assegnazione con il congelamento delle classifiche. Oppure con un mini-torneo con playoff e playout" per le retrocessioni" e non è escluso "un effetto trascinamento del campionato attuale sul 2020/2021, con un bilanciato su due stagioni diverse". Effetti da valutare a cascata anche sugli altri campionati. Il presidente della FIGC ha escluso la ripartenza per il 3 aprile e oggi parlare di maggio resta solo un'ipotesi, non una certezza. Ipotesi però utile per definire il piano di lavoro nel calcio.
Euro 2020: "Chiederemo un atto di responsabilità della UEFA e di tutte le federazioni continentali. Innanzitutto per un percorso che miri alla tutela della salute di atleti e tifosi di tutto il mondo, anche se ora l'epicentro della pandemia è in Europa. Prima di parlare di nuove date, dobbiamo attenerci alle condizioni attuali. Il rinvio è la strada da seguire in questo momento".
Champions e le coppe europee: "L'ipotesi di definire Champions Europa ed League entro maggio-giugno con il ricorso ai playoff, fa parte di idee, riflessioni. Richiedono il confronto e spero che domani vengano fuori proposte di buon senso".