Imperversa una pandemia nel mondo; eppure i vertici del movimento sportivo internazionale fanno finta di non accorgersi della gravità della situazione, come se fossero distaccati spettatori di un semplice evento teatrale.
Così, mentre il CIO naviga a vista, le varie manifestazioni internazionali - che hanno una valenza ai fini della qualificazione olimpica - prendono ciascuna una strada diversa.
Alcune sono falcidiate dalle assenze di numerosi atleti - impossibilitati a partecipare per la situazione epidemiologica del loro Paese - altre sono annullate dalle Autorità politiche del Paese ospitante.
Per il pugilato la situazione non è da meno. Giorni fa, il Torneo di qualificazione olimpica per il continente americano - che si sarebbe dovuto svolgere a Buenos Aires - è stato annullato dalle Autorità argentine.
Poco prima si era svolto il Torneo di qualificazione asiatica i cui risultati sono stati contrassegnati da una modesta partecipazione di atleti che in quell'area geografica hanno sofferto la grave situazione epidemiologica dei loro Paesi di provenienza. Non da meno è stato il Torneo di qualificazione del Continente africano dove la partecipazione è stata altrettanto modesta.
In questo marasma e mentre divampa in Europa l'epidemia COVID 19, il Torneo Continentale europeo - organizzato a Londra - si celebrerà regolarmente come se nulla fosse.
Partiti in fretta e furia per evitare il blocco delle frontiere, i nostri pugili Azzurri dovranno cimentarsi in una qualificazione che ormai appare una tragicomica teatrale con un finale - i Giochi olimpici di Tokyo - sempre più imprevedibile e distante dall'essere quel momento sportivo, tanto atteso, che premia i più forti selezionati con regole e criteri omogenei.
I due Team Azzurri, il maschile ed il femminile, non sono stati graziati neanche dai sorteggi che purtroppo hanno riservato un tragitto impervio a quasi tutti i nostri pugili. Già dal secondo turno, la maggior parte degli atleti Azzurri incontreranno le teste di serie. Teste di serie individuate con altrettanti criteri non facilmente condivisibili.
A tutto ciò si aggiunga che in questo momento è difficile prevedere se e quando si farà il secondo Torneo di qualificazione olimpica che si dovrebbe svolgere, il condizionale è d'obbligo, a Parigi nel prossimo mese di maggio.
Nonostante tutto, nutriamo speranza nelle capacità dei nostri Azzurri e sono convinto che sapranno rappresentare - con classe, determinazione e caparbietà - il nostro grande movimento pugilistico nazionale. In questo momento ne abbiamo bisogno, tutta la Nazione ne ha bisogno.
Allora, forza Azzurri e forza nostra amata Italia.
Il Vice Presidente Vicario
Dott. Flavio D'Ambrosi.