Nusco

(ch.ma.) - Mentre il Pd in Campania resta invischiato nello scontro interno sulle primarie, il governatore Stefano Caldoro tenta di approfittare delle divisioni altrui per tessere la propria tela di alleanze. Dopo aver incontrato nelle scorse settimane a Roma Silvio Berlusconi, l’obiettivo è realizzare le condizioni per rigenerare quella che è stata la sua coalizione elettorale del 2010. In questo senso, l’ex socialista punta a dare corpo alla strategia che il Coordinatore forzista regionale, Domenico De Siano, ha rappresentato al Cavaliere durante l’incontro di palazzo Grazioli dell’8 gennaio scorso.

 

Caldoro tenta di dare concretezza al progetto delle sei liste che dovranno schierarsi al fianco di Forza Italia, per consentirgli di recuperare competitività nei confronti di un Pd sulla carta (e nei sondaggi) vincente. In questi giorni il governatore ha lavorato in particolare sul fronte di Area Popolare, la risultante della fusione tra Ncd, Udc e altre formazioni centriste, un cantiere in cui Giuseppe De Mita è entrato come referente dell’Udc.

 

Come è noto, l’ex vicepresidente regionale (accanto a Caldoro) fa parte del Coordinamento nazionale che dovrà guidare la fase di transizione «verso la formazione di strutture democraticamente elette sia a livello nazionale sia a livello territoriale» con Lorenzo Cesa, Antonio De Poli e, per gli enti locali, Dore Misuraca (Angelino Alfano, Gaetano Quagliariello e Renato Schifani sono i rappresentanti per l’Ncd). Caldoro avrebbe incontrato l’ex premier Ciriaco De Mita, offrendogli l’opportunità di dare vita con le altre liste (Fratelli d’Italia, ‘Noi Sud’ di Antonio Milo, una lista civica di Clemente Mastella ed una dei territori, espressione dei piccoli Comuni, quindi, una nuova Lista del presidente) ad una coalizione moderata, priva di collegamenti con il Carroccio (‘Noi con Salvini’, guidata dal leader della Lega Nord, sarebbe autonoma).

 

Il contatto tra il governatore e Ciriaco De Mita rappresenta un tentativo per aprire la strada ad un progetto alternativo a quello del Pd, che nel resto del Paese (sui tavoli delle riforme e del Quirinale) con Area Popolare lavora a convergenze profonde e articolate. Se nel Sannio ha recuperato il protagonismo di Clemente Mastella, più complicata appare la partita in Irpinia e, di conseguenza, con il nuovo soggetto costituendo di Area Popolare. Caldoro, che a sinistra viene dato per ricandidato, ha condizionato la propria disponibilità alla ricostituzione della sua ex coalizione.