C'è la necessità per i medici e gli operatori sanitari che lavorano negli ospedali in prima linea nella lotta al Covid-19 "di avere una corsia preferenziale per fare il tampone e di avere i risultati in velocità" perchè "non possono tornare a lavoro con il sospetto di essere positivi o prossimi nel diventarlo". A dirlo è l’Anaao Assomed Campania che lancia l’appello per tutelare tutti gli operatori sanitari che giorno e notte trascorrono le loro ore a curare i pazienti e fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Il sindacato dei medici dirigenti del Ssn lancia sui social la campagna 'tampone subito'. Il sindacato contesta al Governo "il decreto del 9 marzo che prevede che le misure di sorveglianza sanitaria previste del decreto legge del 23 febbraio non si applichino agli operatori sanitari". Ovvero i medici esposti a stretto contatto con i positivi sono obbligati a tornare a lavoro se asintomatici e a rimanerci. 

"A nostro avviso è una misura poco seria e inaccettabile. Se tutti andassero in quarantena sarebbe un disastro", sottolinea l'Anaao Campania che lancia un appello anche al governatore della Campania De Luca. Il sindacato chiede di "rivedere la norma in maniera intelligente" e che il personale sanitario a rischio "sia messo in isolamento fiduciario per 72 ore, sottoposto a tampone e se negativo che possa tornare a lavoro".