Sperone

Sono tornati appena sabato dal soggiorno climatico in una struttura irpina, organizzato dal Comune. Neanche il tempo di arrivare a casa ed ecco che per una decina di anziani di Sperone si è reso necessario  ed urgente il ricovero in ospedale. Sono dislocati tra il Moscati di Avellino e il Santa Maria della Pietà di Nola. Gli anziani interessati hanno cominciato a sentirsi male al termine del soggiorno climatico, durato una decina di giorni e terminato sabato, manifestando quasi tutti gli stessi sintomi. In particolare, febbre alta. Al ciclo di cure termali hanno partecipato circa una cinquantina di over 65, quasi tutti di Sperone.

Tutti si sono rivolti, pertanto, ai propri medici di base i quali, dinanzi ad una patologia che sembrerebbe accostarsi alla legionellosi, hanno immediatamente attivato il protocollo ufficiale consistente nella comunicazione del caso al distretto Asl competente territorialmente. La legionellosi, se di tale patologia trattasi, è un'infezione causata dai batteri del genere Legionella. La malattia si presenta in due forme distinte: malattia dei Legionari (forma più grave con polmonite) e febbre di Pontiac (forma leggera di infezione). Il contagio avviene inalando acqua contaminata sottoforma di "aerosol" generata da rubinetti, docce ed impianti di umidificazione. Di certo, non si trasmette da persona a persona.

L'allarmismo dell'Asl viene confermata dal sindaco di Sperone, Marco Alaia. «Questa mattina mi sono confrontato in Municipio il dottor Giovanni Salese del distretto Asl di Baiano. Ha chiesto lui di incontrarmi al fine di recuperare l'elenco completo dei partecipanti al soggiorno climatico organizzato dal Comune. Si tratta di un protocollo ufficiale per sensibilizzare, anche le persone che non hanno avuto sintomi, ad una visita accurata presso l'Asl per verificare il loro generale stato di salute».

Non è finita poiché la vicenda si caratterizza per un epilogo ancor più misterioso. Uno degli anziani che ha partecipato al ciclo di cure termali organizzato dal Comune di Sperone è deceduto nei giorni scorsi. Nel pomeriggio si sono svolti i funerali, sempre a Sperone. Sia beninteso, non c'è alcun elemento che possa collegare il decesso con quanto è avvenuto nel centro termale irpino tant'è che quest'oggi si sono svolti i funerali senza che sia stata aperta alcuna inchiesta da parte della Procura. Sta di fatto però che a Sperone, e nel Mandamento tutto, sta crescendo in queste ore la preoccupazione per la vicenda. 

 

Rocco Fatibene