Ospedaletto d'Alpinolo

Il Coronavirus non ferma i ladri, che ad Ospedaletto d’Alpinolo sono entrati in azione nel cuore della notte. In quattro sono riusciti ad entrare in casa di un professionista, nel piccolo comune alle pendici del Partenio. Nonostante il coprifuoco, noncuranti della presenza dei proprietari in casa. Marito, moglie, figlia e madre del proprietario di casa sono stati improvvisamente svegliati dai rumori fatti dai ladri, impegnati nel forzare una inferriata, che divide l’ambiente cucina da quello del salotto. Nel video si vedono i banditi, in gruppo, abilmente camuffati da bandana e cappello.

Il video, le grida

Le immagini choc mostrano i malviventi, almeno 4, al lavoro, industriosi, per forzare le serrature delle cancellate a protezione di una porta, che divide i vari ambienti della casa. A fermarli le grida della proprietaria, svegliata dai rumori fatti dai ladri. Alle 3.5 la signora ha deciso di alzarsi, allarmata da strani rumori. Ha così visto le torce utilizzate dai ladri per farsi luce e ha iniziato a gridare, disperata.

Il proprietario della casa: siamo sconvolti

“Siamo tutti provati - spiega Fabio Maiella il proprietario di casa -. I carabinieri fanno quotidianamente uno straordinario lavoro, ma questi banditi sono pronti a tutto e spietati come non mai, di questi tempi. Neanche l’emergenza Covid-19 sembra fermare l’incredibile escalation di furti messi a segno e tentanti, che si contano in molti comuni del territorio. Da anni i carabinieri lavorano senza sosta, soprattutto nelle ore della notte, per tenerci al sicuro. Ma i ladri sono persone senza alcuna morale. In questi giorni tutta la nostra comunità vive nell’intimità delle proprie case la grande apprensione collettiva per l’emergenza Coronavirus. Noncuranti della preoccupazione vissuta e condivisa da tutti, violano l’intimità delle nostre case e famiglie. Sono solo bestie. Anzi gli animali mostrerebbero più cuore”.

Il sindaco Saggese: sono bestie

Indignazione e rabbia in paese anche nelle parole del sindaco Antonio Saggese. “Siamo tutti sotto choc - spiega Saggese -. Dopo il furto dell’oro della Madonna di Montevergine non mi meraviglio più di niente. Siamo una comunità sana e fiera. Siamo stati colpiti nel nostro cuore. Questo furto tentato della scorsa notte è come se avesse turbato la pace di tutti. Pensare che si entra in case in cui la sofferenza e allerta è tanta per il Covid-19 fa male. I nostri Carabinieri da sempre fanno di tutto per proteggerci, ma sembra non bastare a fronte di una tale spietatezza”.

Incubo e tensione

Ma l’incubo ladri al tempo del Coronavirus torna anche altre comunità. Le bande di ladri tornano a colpire nelle abitazioni dell’hinterland avellinese. Quattro raid sono stati compiuti nei giorni scorsi alla località Sabina di Aiello del Sabato e a contrada Novesoldi tra il capoluogo e Atripalda, mentre altri sono falliti. I malviventi hanno preso di mira abitazioni delle aree periferiche e di campagna.

Gli altri colpi

Ora torna l’allarme tra i residenti di questa parte della provincia. Una zona che è stata bersaglio di una raffica di “visite” dei soliti ignoti tra dicembre e gennaio. Un’escalation che ha fatto scattare l’allarme tra gli amministratori locali, alle prese con il decreto governativo per l’emergenza contagi. In Irpinia sono 14 le persone positive e le misure di riduzione drastica di vita sociale sono al massimo. Anche stanotte torna il coprifuoco e i controlli delle forze dell’ordine saranno serrati. Soprattutto se si vedranno in strada auto e persone sospette vista la recrudescenza di reati predatori.