Dopo una lunga vita dedicata allo studio, alla famiglia, al lavoro e alla sua amatissima Ariano, di cui ha contribuito a promuovere la crescita culturale e civica, si è spento Aldo Ciccone.
Rimarranno tuttavia vive per sempre le grandi cose che ha lasciato: l'esempio delle sue qualità intellettuali e morali, universalmente riconosciute, i libri da lui scritti, "Ariano nel cuore", la grande biblioteca che ha donato al Comune di Ariano. Ad annunciare la sua scomparsa sono stati i nipoti che si riservano di ricordarlo in una cerimonia degna di lui, non appena l'emergenza Covid-19 sarà finita.
Il pensiero di Emilio Chianca, profondo e attento conoscitore della storia e della cultura arianese:
Aldo Ciccone è per me, una persona retta, spigolosa se volete, ma coerente. Un esempio di integrità intellettuale. Sapeva ciò che era necessario fare, e lo faceva, anche in perfetta solitudine. Con gli Amici del Museo ha sempre avuto un rapporto di amore e di odio. Per me, ebbe parole di apprezzamento, e si spese per la mia elezione, quando mi candidai alla presidenza dell'associazione. Volle omaggiarmi di alcune copie del suo splendido lavoro. Mi chiamò a casa sua e me ne fece omaggio, chiedendomi di compilare una lista di persone alle quali avrei donato il testo. Avrei sperato che rimanesse ancora a lavorare per Ariano, cosa che ha fatto splendidamente. Le testimonianze del suo operato sono ovunque. Io sono qui, a scrivere di getto, direttamente parole dal cuore, per una persona di livello assoluto, straordinaria e degna di essere additata ad esempio di quell' "arianesità", che è nel nostro stampo. Sono orgoglioso di essere stato considerato degno della sua amicizia.