Marcianise

I giochi olimpici restano il sogno dei pugili azzurri anche nel momento più difficile che l’Italia vive dopo la seconda guerra mondiale. Ma per evitare restrizioni e difficoltà ulteriori una settimana fa è arrivata la partenza improvvisa per Londra. La Nazionale italiana di pugilato ha anticipato tutti ed è volata nella capitale inglese. Sabato si comincia, si sale sul ring in una città dove, si spera, il coronavirus è solo uno spauracchio per le altre nazioni. Qualcuno parla di “fenomeno” sottovalutato. Altri son sicuri che nel Regno Unito si stanno adottando le misure giuste e necessarie a limitare la diffusione. Alla Copper Boxe Arena saranno 13 gli azzurri a caccia di un sogno. Grande attesa per Clemente Russo.

Il veterano è pronto ma la qualificazione non sarà una passeggiata. Tatanka si è allenato alla grande, certamente la lontananza dalla moglie Laura e dalle tre figlie pesa in una situazione del genere. L’Italia è bloccata e anche l’eventuale rientro dopo il torneo sarà una fase delicata. Ma lui vuole stupire ancora per qualificarsi alla quinta olimpiade, impresa mai riuscita ad un peso massimo. La sua motivazione è forte, così come la sua storia, un motivo in più per compiere l’ennesima impresa. Il torneo di qualificazione inglese, dedicato alla zona europea, non sarà l’unica occasione per il campione di Marcianise. Nel caso in cui non dovesse riuscire a raggiungere l’obiettivo, la nuova chance arriverà –coronavirus permettendo- dal 13 al 24 maggio a Parigi quando il torneo sarà aperto agli atleti di tutto il mondo.