E' una notizia di quelle che rattristano profondamente in un momento già di per se frastornato e doloroso. E' morto ad Oliveto Citra, dove era ricoverato da alcune settimane dopo un calvario difficile, di sofferenze, partito nei mesi scorsi, Antonio Pasquale.
67 anni, non vedente, docente di religione e diacono permanente. E' stato per anni impegnato in tantissime iniziative religiose, culturali e sociali. Fu lui insieme a Carmine Iuorio ed altri collaboratori a promuovere la prima rassegna di Vicoli ed Arte nei rioni Santo Stefano e via Donato Anzani, a fondare l'associazione Vittorio Bachelet con l'organizzazione di convegni di altissimo profilo.
Un'instancabile, un vulcano nel promuovere iniziative tutte di grande interesse per la città e il mondo della scuola. Idee e soluzioni sempre a portata di mano. Docente più fidato di ogni preside e amato per il suo dinamismo da ogni Vescovo. Ci si affidava a lui perchè aveva sempre la chiave giusta per organizzare al meglio ogni iniziativa e far giungere relatori impensabili. Ha fatto parte della gloriosa famiglia dei Pallottini fino a guidare poi il gruppo Uac.
La sua meodia indimenticabile all'organo in chiesa a Sant'Agostino unita alla sua voce, ma soprattutto le sue grandi doti umane, sempre rispettoso con tutti, fino all'ultimo, senza far pesare mai su nessuno la sua malattia è oggi il più bel ricordo che Antonio ha inteso lasciare a tutti.
Il ricordo affettuoso di Emilio Chianca:
Carissimo Antonio, in questi anni di rapporti amicali e di frequentazioni saltuarie, per comuni sentimenti sportivi, politici, sociali e culturali, mai il nostro incontro è stato banale, sempre improntato alla stima ed al rispetto. Ti ho conosciuto in ambienti religiosi, nelle attività parrocchiali nelle quali già eccellevi nel solco tracciato da Don Giuseppe e da Don Renato. Ora farei fatica a ricordare le tante iniziative da te attuate per Ariano, per la scuola, per la società. Per tutte cito la tua pubblicazione "L'Evangelizzazione del matrimonio e della Famiglia", nella quale affermi che " ...il contatto con il Signore può darci la motivazione....perchè non possiamo dire di amare il Signore che non vediamo, se non amiamo il fratello che vediamo". Facendo tua l'affermazione di Giovanni (4,20-21), hai sempre vissuto mostrandoci amore fraterno e disponibilità. dall'azione liturgica a quella canora, da quella educativa a quella goliardica. Ricorderò la tua ironia, la tua risatina , le discussioni sulle questioni legate alla ricostruzione del centro pastorale di San Francesco. Oggi, a salutarti per l'ultima volta, non sarò fisicamente lì, al camposanto, ma il tuo ricordo sarà per sempre, sempre di più , parte della mia vicenda umana. E sono fiero di essere stato parte, sebbene minima, della tua bellissima esistenza terrena. In Paradiso troverai Il nostro grande Parzanese col quale di certo discuterai della tua opera sulla Cristologia . Il tempo difficile che stiamo vivendo ci tiene lontani, ma il mio cuore sarà accanto ai tuoi cari per l'estremo saluto, che Ariano deve ad un suo grande figlio!