Ariano Irpino

E' intubato e in rianimazione all'ospedale Moscati di Avellino uno dei pazienti positivi di Ariano al coronavirus. Si tratta del 61enne, originario di Milano, dove per anni ha gestito un'attività commerciale, prima di rilevare un piccolo bar nel centro del tricolle, di fronte all'istituto Pia Casa. Le sue condizioni al momento sono stazionarie nella loro gravità.

Già da alcuni giorni l'esercizio commerciale era rimasto chiuso, proprio a causa delle condizioni di salute dell'uomo, poi peggiorate a tal punto da richiedere il ricovero in ospedale. Un luogo frequentato da giovani studenti e ricercatori che frequentano Palazzo Bevere Gambacorta in modo particolare. L'ambulanza del 118 con una squadra di operatori, attualmente in quarantena è intervenuta alla località Pisciariello, nelle campagne di San Liberatore essendo stata allertata dalla centrale operativa di Avellino. Ma in un primo momento non era stata intuita la gravità della situazione e . Il paziente è rimasto poi per diverse ore in pronto soccorso in attesa di un posto libero al Moscati e dell'arrivo di un'ambulanza dotata di tutte le misure precauzionali necessarie per il trasferimento.

Il racconto di Antonella Caccese, uno degli operatori volontariamente in isolamento fiduciario:

Giovedì 5 marzo, notte al 118, un turno come tanti e invece quella notte ha cambiato la vita a tante persone e in quelle persone ci siamo anche noi, l'equipaggio del 118. Noi da operatori responsabili, dopo aver trasportato i due casi risultati poi positivi, volontariamente e ancor prima che finisse il turno (per non incontrare nemmeno i nostri colleghi) ci siamo volontariamente messi in isolamento fiduciario, ma ovviamente avendo parenti, vicini di casa o figli, non siamo tornati a casa, come ci avevano consigliato, ma siamo andati in un'abitazione isolata, per essere sicuri di non incontrare nessuno.

Pensavamo di essere immuni a tutto questo? Beh non lo siamo. Noi siamo lontani dalle nostre famiglie, dai nostri figli e vi assicuro non è facile. Ma l'importante è che stiamo bene e speriamo che tutto finisca presto. Grazie a tutti gli amici, colleghi del 118, volontari dell'associazione Vita, presidente e coordinatore per esserci vicini.