Il caso di Coronavirus riscontrato all'ospedale di Eboli ha fatto scattare la quarantena per circa 40 persone tra medici, infermieri e ausiliari in servizio al Maria Santissima Addolorata e al Campolongo Hospital, le due strutture sanitarie nelle quali è stata ricoverata la 72enne di Pompei.
La donna era arrivata nel centro di medicina fisica e riabilitazione lo scorso 27 febbraio e due giorni dopo era stata sottoposta a un intervento all'anca. Durante la sua permanenza nella struttura di Campolongo, come riferito dai vertici sanitari, non aveva mai avuto febbre né altri sintomi riconducibili al virus cinese. Giovedì avrebbe dovuto iniziare la riabilitazione ma il medico ha riscontrato una leggera dispnea che ha fatto scattare il trasferimento all'ospedale di Eboli. Al Maria Santissima Addolorata la paziente è stata sottoposta a una serie di accertamenti, tra cui anche il tampone che è stato inviato al “Cotugno” di Napoli. I risultati sono arrivati nella giornata di ieri e hanno confermato la positività al Covid-19, facendo scattare il protocollo ministeriale nelle due strutture.
Al Campolongo Hospital si è provveduto a mettere in isolamento le tre pazienti che avevano condiviso la stanza con la donna ed è scattata la quarantena per una ventina di persone tra medici e infermieri. All'ospedale di Eboli, invece, sono state messe in quarantena 19 persone (13 tra medici, infermieri e ausiliari del presidio ospedaliero, 3 sanitari del 118 e altre 3 persone che lavorano per società esterne all’ospedale) ed è stata effettuata la sanificazione degli ambienti. La paziente nella serata di ieri è stata trasferita al “Cotugno” di Napoli con un'ambulanza ad alto contenimento dell'associazione Humanitas di Salerno.
Richiesta che era arrivata anche dal segretario generale della Funzione Pubblica Cgil, Antonio Capezzuto che, con una nota stampa, ha chiesto "alla direzione sanitaria del Campolongo Hospital di attivare tutte le procedure precauzionali previste dalle normative vigenti nei confronti del personale presente in azienda in questi giorni e che potrebbe aver avuto contatti diretti e/o indiretti con la paziente ricoverata e poi risultata positiva al tampone presso il presidio ospedaliero di Eboli. Nell'immediato devono essere attivate tutte le opportune azioni, dalla sanificazione degli ambienti alla disposizione in quarantena del personale soggetto a rischio, in costante rapporto con le autorità competenti. Agli tutti gli operatori va il nostro supporto, la nostra vicinanza e solidarietà".