Riceviamo e pubblichiamo la lettera di dimissioni da vice sindaco del consigliere Genuino Di Meo di Volturara Irpina.
"Dopo l’ultima esperienza politica durata 10 anni, è divenuta ancora più forte in me la convinzione che la politica debba significare servire la collettività, servire gli altri e non servirsi degli altri condividendo appieno il pensiero politico moroteo che ancora oggi contiene una permanente attualità.
Tale convincimento penso abbia contraddistinto e continui a differenziare il mio modus operandi, privo di disattenzioni e privo di tentennamenti; quotidianamente sono stato impegnato nella risoluzione di problematiche che, nel corso di questi anni, hanno interessato la Nostra Comunità rimanendo sempre ancorato alle esigenze di tutti i cittadini e alle peculiarità del territorio. Durante questo periodo ho alimentato la passione per la Politica e soprattutto, ho rafforzato il mio amore incondizionato per Volturara e per i miei adorati concittadini, combattendo per difendere il decoro di noi tutti e per potenziare e sviluppare le risorse uniche di questi luoghi, fin dalla cura delle piccole cose.
Ho sempre ritenuto che il governo delle risorse pubbliche debba rispettare criteri di efficienza, efficacia e sostenibilità, basandosi sugli stessi modelli di responsabilità e sulla identica determinazione con cui gestisco le mie cose, senza risparmiarmi. Sicuramente ho commesso errori, ma ho sempre perseguito i miei ideali che mi impongono di gestire la cosa pubblica nell’interesse collettivo e non per favorire un novero ristretto di amici. Un Politico, un soggetto deputato a decisioni importanti, deve avere capacità e competenze idonee a espletare adeguatamente l’azione amministrativa assumendosi la responsabilità delle proprie azioni, ovviamente in coerenza con l’agire amministrativo del resto della compagine politica.
Ho cercato con il mio impegno politico ed amministrativo di modificare l’odierno sistema, ritenendo che l’azione di governo debba essere il risultato di un lavoro di team, all’interno del quale le fisiologiche diversità culturali e politiche devono trovare una sintesi dialettica, sboccando in decisioni equilibrate, giustificate, mai estemporanee; insomma, credo nel coraggio di assumere decisioni anche dirompenti, sempre avendo come obiettivo il precipuo interesse del paese. Durante i primi anni 5 anni dell’amministrazione Sarno, lo stato di dissesto del comune era sufficiente per giustificare la mancanza di iniziative che potessero essere risolutive per la crisi economica e lo spopolamento che il nostro paese stava vivendo e che oggi è ancora più preponderante; ho accettato di proseguire la mia esperienza all’interno della stessa compagine per altri 5 anni sperando che il riequilibrio di bilancio potesse determinare un cambiamento, ma ho dovuto constatare mio malgrado che, sebbene tante piccole cose siano state realizzate, anche grazie al mio interessamento e alla mia collaborazione, purtroppo ogni proposta reale di cambiamento veniva a priori bocciata se non era frutto della volontà del sindaco. Ho capito, in tal modo, che la mia unica libertà era quella di assecondare le scelte del Sindaco, nonostante altri amministratori palesassero idee diverse.
Sono stato tentato più volte di dissociarmi formalmente, passando all’opposizione, ma l’esperienza fatta da chi aveva già intrapreso questa strada mi ha fatto desistere e continuare dall’interno un percorso che potesse portare ad un cambiamento, ma il mio essere voce fuori dal coro mi ha sempre più isolato.
Il mio senso del dovere mi ha imposto di rimanere a difendere i miei ideali in attesa che qualcuno si facesse promotore di un’alternativa a questo sistema di gestire l’Ente, ma ogni mia speranza è stata disattesa, tanto che ero arrivato alla determinazione di non ricandidarmi una volta terminato il mio mandato; tuttavia, l’invito di tanti concittadini a continuare e a creare un nuovo gruppo, che si ponesse in contrasto a questo sistema, hanno determinato la mia scelta di collocarmi all’opposizione e guidare un gruppo civico per arrivare al governo del paese e realizzare gli interventi necessari ad avviare una ripresa economica e culturale del nostro paese, sfruttando le enormi potenzialità del territorio. Respingo al mittente ogni possibile tentativo di strumentalizzare la mia persona e rifuggo da qualsiasi
forma di vittimismo e auspico che la futura campagna elettorale sia improntata sui programmi e sulle idee, senza scendere nel personale, riportando la politica agli originari valori. Ringrazio il personale dipendente che mi ha maggiormente coadiuvato in questi anni, che con il loro impegno e abnegazione, hanno fatto si che nonostante le difficoltà la macchina amministrativa potesse andare avanti. Ringrazio i cittadini di Volturara per avermi dato l’onore e l’onere di curarmi di loro, dei loro bisogni, delle loro necessità, per la comprensione che hanno avuto nei momenti difficili, sperando di non aver deluso le loro aspettative e ancor più li ringrazio per le manifestazioni di stima e di appoggio che stanno dimostrando nei miei confronti a supporto del percorso che ho appena intrapreso.
Per quanto innanzi esposto rassegno le mie dimissioni e rimetto le deleghe di vicesindaco, assessore allo sport e alle politiche sociali".