"Do per scontato che, quando ci sono ragazzi che muoiono, c'e' da esprimere dolore. Sono tragedie che colpiscono non solo le persone interessate, ma anche le famiglie. Mantenendo un linguaggio di tale umanita', bisogna parlare di chiarezza: lo squadrismo, comportamenti vandalici e criminali sono intollerabili. Abbiamo avuto un episodio gia' due anni e mezzo fa, dove un'ondata di squadriglie ha sfondato le finestre di un ospedale. Dopo due anni non e' cambiato nulla. Esprimo la mia solidarieta' e il mio sostegno ai nostri medici e ai nostri operatori sanitari, vittime di aggressioni da troppo tempi. Un paese in cui la legge non ha sanzione, un paese che non esiste. Bisogna rendere dei provvedimenti immediatamente, facendo in modo che chi alza le mani contro un medico, vada in galera subito". A dirlo a Radio Crc il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, torna sul 15enne ucciso a Napoli e sulla devastazione di un pronto soccorso attuata in seguito dai familiari. Se non paga mai nessuno, questi episodi non possono far altro che ripetersi a catena - aggiunge De Luca -. Devastare un pronto soccorso a servizio dei cittadini e' assurdo. Ho apprezzato l'invito del padre che e' morto a destinare risorse al Pellegrini, ma non dica piu' che il ragazzo aveva fatto una sciocchezza: una sciocchezza e' una sciocchezza, una rapina e' una rapina. Il problema non e' il ragazzo, ma i genitori. Bisogna controllare le famiglie, evitando cosi' che ci siano episodi del genere, altrimenti non possiamo andare avanti". Secondo il governatore "il carabiniere si e' trovato in una situazione complicata, ma si sta lavorando per ricostruire la vicenda. Nei nostri territori abbiamo una situazione di totale perdita delle autorita'. C'e' una terra di mezzo, nella quale sono al confine comportamenti delinquenziali, di violenza gratuita, finta lotta sociale, si mescola tutto, messo insieme dall'idea che tutti possono fare quello che vogliono. Se nessuno paga mai - conclude De Luca - e' impossibile ricostruire la convivenza civile. C'e' bisogno di provvedimenti duri, che consentano di vivere con serenita'
De Luca: "Chi picchia medici subito in galera"
"Se un ragazzo muore c'è dolore, ma comportamenti criminali non sono tollerabili"
Redazione Ottopagine