Svelati i dettagli della truffa alla Asl e alla sanità perpetrata in provincia di Caserta. Dalle indagini, come spiega la procura, è emerso che venivano commercializzati, in maniera illecita, confezioni di farmaci privi di fustelle in paesi extraeuropei. Le fustelle tolte poi venivano illecitamente applicate alle false ricette e dunque il costo dei farmaci veniva successivamente addebitato in maniera fraudolenta al servizio sanitario nazionale.
E' emerso anche un sistema truffaldino basato su quattro laboratori di analisi della provincia di Caserta, gestiti da un unico nucleo di familiare.
“Il sistema consisteva nella redazione da parte dei responsabili di laboratorio o loro stretti collaboratori di ricette mediche, alcune delle quali provenienti da furti di interi ricettari in bianco, asportati dall'Asl Napoli 2, intestate poi a ignari pazienti. Molte delle ricette false sono state emesse da 4 medici di base compiacenti. Ricette poi presentate alla Asl di Caserta per il rimborso a casico del servizio sanitario nazionale, dopodiché, attraverso dipendenti Asl infedeli, dietro compenso, omettevano di addebitare alle stesse società somme che, come emerso dagli accertamenti, dovevano essere stornate dai rimborsi. Pratica che si estendeva anche ad altri laboratori.
Farmaci all'estero, ricette false: così truffavano la sanità
Fustelle staccate da farmaci e applicate a false ricette, dipendenti corrotti per non controllare
Cristiano Vella